Ostia, incendio all’ex Faber Village: sospesi i lavori d’aula al X Municipio


A seguito dell’incendio che ha interessato l’ex stabilimento Faber Village nella notte, in segno di solidarietà e come atto concreto di vicinanza dell’istituzione locale al territorio, è stato deciso di sospendere i lavori d’aula del X Municipio di Roma Capitale. Un gesto simbolico che vuole richiamare l’attenzione sulla necessità di un monitoraggio più efficace degli episodi che, da troppi anni, si verificano lungo il litorale romano, spesso caratterizzati da incendi di natura dolosa e da gestioni poco trasparenti. A dichiararlo il presidente del X Municipio di Roma Capitale, Mario Falconi.

“Siamo in costante contatto con le forze dell’ordine e con tutte le istituzioni competenti per fare piena luce su quanto accaduto – ha dichiarato Mario Falconi, Presidente del Municipio X di Roma Capitale. – Al momento non conosciamo l’origine dell’incendio, ma voglio rassicurare i cittadini: la sicurezza del nostro litorale è una priorità assoluta. Continueremo sempre a lavorare con determinazione per tutelare la collettività, il nostro lungomare e la legalità, rafforzando percorsi virtuosi e sviluppo sostenibile per il nostro territorio. L’amministrazione municipale seguirà con attenzione gli sviluppi delle indagini e proseguirà nell’impegno per garantire un litorale più sicuro, trasparente e accessibile per tutti”

Incendio nella notte

Nella notte appena trascorsa, infatti, un incendio ha interessato l’ex stabilimento Faber Village, oggi noto come Village, un bene confiscato alla criminalità organizzata. “Attualmente, la gestione dello stabilimento è affidata all’amministrazione controllata, tuttavia, riteniamo che lo Stato debba esercitare un ruolo più incisivo nella tutela e valorizzazione dei beni confiscati alla malavita – hanno commentato i consiglieri M5S del Municipio Roma X, Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti – La mancata protezione adeguata di queste proprietà non solo le espone a possibili atti intimidatori, ma rischia di compromettere il processo di ripristino della legalità e di riqualificazione del territorio”.

Appello alle autorità

“Rivolgiamo un appello alle autorità competenti affinché vengano adottate misure più rigorose per garantire la sicurezza e l’efficace gestione dei beni sottratti alla criminalità – hanno aggiunto – È essenziale che lo Stato assuma un ruolo attivo nel prevenire il ripetersi di tali episodi e nel consolidare la presenza delle istituzioni sul territorio. La legalità deve essere tutelata con determinazione. Le istituzioni non possono arretrare“.

Diverse irregolarità edilizie

È importante sottolineare che il Faber Village presenta diverse irregolarità edilizie, il che impedisce all’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati di affidarlo a una gestione privata, a differenza di altre strutture come Hakuna Matata e Aneme e Core, che sono invece gestite da privati. L’agenzia aveva richiesto al X Municipio l’applicazione dell’articolo 46 bis per la gestione delle parti abusive della struttura, ma, essendo tali, non è stato possibile procedere, lasciando queste aree in uno stato di degrado.

“Sicuramente la struttura verrà messa a bando, ma non immediatamente – concludono – La procedura per l’assegnazione è diversa rispetto a una normale concessione demaniale, poiché trattandosi di un bene confiscato alla criminalità, l’iter da seguire è più complesso. Inoltre, come previsto dall’attuale bando, l’onere di abbattere le costruzioni abusive spetterà al subentrante. Questo criterio è valido per tutte le concessioni demaniali marittime messe a bando pubblico”.