Ostia, la Polizia scende in campo contro le baby gang: maxi controlli sui ‘bulletti’
“Tantissima Polizia in strada, cosa sta succedendo?”. E’ così, con un tam tam social, come accade spesso in questi casi, che i residenti di Ostia allarmati hanno iniziato a chiedere cosa stesse succedendo. C’è chi ha ipotizzato un furto, chi una rissa tra baby gang. In realtà, non è proprio così. O meglio, questa volta nessuna rissa, niente botte e nessuna ‘vittima’ di turno accerchiata dai ragazzini.
Ieri sera, intorno alle 21.30, la Polizia era sì a Ostia, ma perché stava effettuando un controllo straordinario del territorio per l’identificazione e la localizzazione di quelle che vengono definite ‘bande’. Non è raro trovarsi nella zona di Piazzale della Posta, nelle vicinanze della parrocchia Santa Maria Regina Pacis o in corso Vannuttelli e imbattersi in alcuni ragazzini, quasi tutti minorenni, che fanno ‘gruppo’ infastidendo i passanti, provocando risse, aggredendo i loro coetanei. In tanti contro uno. Ma non è stato il caso di ieri sera.
I controlli della Polizia a Ostia contro la baby gang
Gli agenti di Polizia del X Distretto Lido hanno proceduto a un controllo straordinario del territorio e ieri, in tutta quella zona che circonda le giostre, hanno identificato decine e decine di ragazzi, quasi tutti minorenni. Alcuni di loro sono affiliati a note famiglie sinti di Ostia.
I poliziotti hanno monitorato l’intera zona del lungomare e quella del Pontile. E poche ore prima avevano arrestato un ragazzo dell’est, classe 2001, che aveva tentato di rubare un cellulare in spiaggia. Con lui altri giovani, tutti di 18 anni, che non sono stati arrestati né denunciati. Erano con lui, ma non avrebbero ‘agito’.
Le baby gang che ‘spaventano’ Ostia
E’ da tempo che le baby gang si aggirano tra le strade di Ostia, infastidendo i passanti e provocando risse. L’ultima violenta un mese fa quando un ragazzo disabile di 15 anni, affetto da una grave forma di autismo, e un suo amico, sono stati accerchiati da loro coetanei, circa 8 ragazzi tra i 15 e i 20 anni di origine nordafricana.
Poi sono stati aggrediti e picchiati solo perché si erano rifiutati di consegnare gli spicci. E via con le botte, gli insulti, gli spintoni. Oltre a loro, a rimetterci anche un uomo che stava passando per caso e che, vista la scena, è intervenuto per difendere i due ragazzini e ha “rimediato” diversi pugni sul naso.
Così, ieri sera è stato effettuato un controllo straordinario per ‘contrastare’ le baby gang, per mettere fine a quel fenomeno che sembra dilagare sul litorale romano. Nella stessa zona, quella del Luna Park, che Papa Francesco mercoledì pomeriggio ha visitato per stare accanto ai lavoratori. In quella zona che la sera sembra quasi abbandonata a se stessa, dove i ragazzini al calare del sole si sentono forti, potenti, uniti. In quell’intera area dove hanno il predominio.