Ostia, prende i soldi e scappa: oltre 100 clienti truffati dall’agenzia di viaggi, partito il processo (ma lui non c’è…)
Non c’era due anni e mezzo fa, quando lo cercavano per farsi consegnare i biglietti per le loro meritate e costose vacanze. E non c’era nemmeno ieri, in tribunale, quando il giudice avrebbe dovuto iniziare il processo che vedeva l’uomo, titolare di un’agenzia di viaggi di Ostia, imputato per aver truffato un centinaio di persone. A mancare in aula non solo lui, ma anche il suo avvocato.
La truffa dei viaggi fantasma a Ostia
Promesse di viaggi da sogno si sono trasformate in un incubo per oltre cento persone: vacanze mai realizzate, crociere sfumate e lune di miele rovinate. Questo lo scenario di una truffa che ha coinvolto un’agenzia di viaggi di Ostia, al centro di un’inchiesta iniziata nell’agosto del 2022 e che vede il titolare accusato di aver raggirato i suoi clienti. Ieri, l’apertura del processo è avvenuta senza la presenza dell’imputato e del suo avvocato, lasciando un’aula gremita di vittime in attesa di giustizia.
L’agenzia di viaggio prometteva vacanze a prezzi stracciati, vendendo voucher per soggiorni in hotel, crociere o voli. Ma molti clienti hanno scoperto che quei biglietti non esistevano.E quindi niente partenze e soldi volatilizzati. Le indagini hanno rivelato che il titolare dell’agenzia avrebbe accumulato centinaia di migliaia di euro, somma che oggi difficilmente potrà essere restituita da parte dell’uomo.
L’avvocato delle vittime: “Solo la punta dell’iceberg”
“Questa vicenda è molto più grande di quanto sembri”, ha dichiarato Guido Pascucci, l’avvocato che rappresenta una trentina di vittime. “Molte persone non hanno nemmeno denunciato perché si sono fidate delle promesse di rimborso, lasciando trascorrere i termini per presentare querela. Tra i truffati ci sono anche poliziotti, carabinieri e agenti della Guardia di Finanza, oltre a conoscenti dell’imputato”.
Secondo Pascucci, il sistema si basava su una sorta di schema a piramide: i soldi versati da nuovi clienti servivano a coprire i debiti pregressi. “Si sospetta anche la complicità di alcune strutture turistiche o tour operator che, in cambio di piccoli acconti, inviavano false conferme di prenotazione”, ha aggiunto l’avvocato. Come nel caso della prenotazione di un intero ponte di una nave, equivalente a 100 cabine.
Sposini senza luna di miele
Uno degli episodi più emblematici riguarda una coppia di sposi che, il giorno delle nozze, si è recata presso l’agenzia per scoprire che la prenotazione della luna di miele non era stata saldata. “In quell’occasione si sono presentati in agenzia non solo gli sposi, ma anche amici e parenti, esasperati dalla situazione”, ha raccontato Pascucci. Il danno non si è limitato ai viaggi personali, ma ha coinvolto anche vacanze di gruppo e crociere già pagate.
Beffe al check-in e rimborsi impossibili
Tra le storie più drammatiche, quella di clienti che si sono presentati al check-in in aeroporto solo per scoprire che non c’era alcun biglietto a loro nome. “Molti speravano in un rimborso, ma le somme incassate non sono mai state restituite”, spiega Pascucci. Si stima che i danni totali superino il milione di euro, considerando anche le persone che non hanno ancora fatto causa.
Le indagini: sei procedimenti in corso
La Procura di Roma ha suddiviso il caso in sei distinti procedimenti, ognuno legato a un diverso metodo di truffa. Si va dai voucher per crociere ai pacchetti per villaggi turistici, fino ai soggiorni acquistati con bonus. L’udienza di ieri era solo una delle tante tappe di un processo che si preannuncia lungo e complesso.
Le vittime potrebbero avere due strade per recuperare almeno una parte del denaro perso: Fondo di garanzia del Ministero del Turismo, che copre una percentuale dei danni dimostrati, oppure attraverso le Assicurazioni delle aziende turistiche coinvolte, per chi ha prenotato tramite canali ufficiali.
Il crollo del turismo e l’ipotesi dell’usura
La crisi pandemica potrebbe essere all’origine della vicenda. Il settore turistico, già duramente colpito dal Covid, avrebbe spinto il titolare dell’agenzia a ricorrere a metodi illeciti per recuperare liquidità. Non si esclude, inoltre, che l’uomo sia stato vittima di un circuito di usura, tipico della zona di Ostia, già teatro di simili episodi in passato. Ma questa ipotesi non è mai stata confermata, visto che l’uomo non ha mai sporto denuncia né si è mai rivolto ad associazioni per richiedere sussidi o aiuti economici per vittime di usura.
Un passato insospettabile
Con quasi 20 anni di attività, l’agenzia godeva di una reputazione solida. E per questo è riuscita ad attirare tanti clienti e raggirarli facilmente. “Era un punto di riferimento per tanti clienti, che mai avrebbero sospettato una truffa del genere”, raccontano alcuni. Eppure, dietro quella facciata impeccabile, si celava un meccanismo che, con il tempo, è collassato su sé stesso.