Ostia, proteste infuocate degli studenti: “Topi grandi come una mano a scuola”

Ostia topi nella scuola

Un gruppo di studenti di una scuola di Ostia ha deciso di protestare rimanendo fuori dall’istituto dopo aver denunciato la presenza di topi enormi tra i corridoi e le aule. “Era grosso quasi come una mano”, racconta alla community di weare.roma una ragazza che, disgustata, ha documentato la situazione. Non si tratta di un caso isolato: sono stati avvistati altri topi, alcuni piccoli, altri grandi come delle vere e proprie pantegane.

Nonostante le continue segnalazioni alla preside, gli studenti affermano che nulla sembra essere cambiato. Sentendosi abbandonati, i ragazzi sono passati all’azione, rifiutandosi di entrare in aula. Hanno deciso di rimanere fuori dalla scuola per un’intera giornata, rinunciando alle lezioni pur di far sentire la loro voce.

Nessuna risposta dalla preside: cresce la rabbia degli studenti

Il clima di tensione tra gli studenti è cresciuto con il passare dei giorni. Secondo loro, la preside non avrebbe preso provvedimenti concreti, e questo ha spinto i ragazzi a passare dalla semplice denuncia alla protesta vera e propria. Gli studenti non vogliono più vivere nella paura di trovare ratti in aula e chiedono un intervento immediato da parte delle autorità scolastiche.

Le testimonianze che circolano sui social raccontano di un degrado inaccettabile in varie scuolel: non solo i topi, ma anche la sensazione di essere ignorati. La protesta punta proprio a far emergere questo disagio e costringere la scuola ad agire per tutelare la salute degli studenti.

Topi nelle scuole: un problema diffuso?

Non è la prima volta che una scuola italiana si trova a dover affrontare situazioni simili. L’accumulo di rifiuti e la scarsa manutenzione delle strutture spesso creano le condizioni perfette per la proliferazione dei roditori, per non parlare del degrado fisico delle strutture scolastiche, sempre più evidente nelle giornate di pioggia. La domanda che molti si pongono è: quanto tempo ci vorrà per risolvere davvero il problema?