Ostia, puntava un coltello per rapinare bar e tabaccherie del centro: terrore dei commercianti preso grazie a…

Polizia Ostia

Era diventato l’incubo dei bar e tabaccherie di Ostia, che rapinava sempre con lo stesso modus operandi: coltello in mano, minacciava di far del male a titolari e dipendenti se non gli avessero dato l’incasso. E, a seconda del negozio, si faceva consegnare anche gratta e vinci, valori bollati e altri oggetti. E stava tranquillo, perché agiva sempre con il volto coperto da qualcosa che lo rendeva irriconoscibile.

Ma la “carriera” dell’uomo, M.I., 47enne, noto pregiudicato del posto, è terminata a causa di… una distrazione.

Le rapine al centro di Ostia

L’uomo concentrava i suoi colpi al centro di Ostia. Aveva infatti preso di mira bar e tabaccherie nella zona centrale lidense, forte del fatto che agiva sempre con il volto coperto.

Una volta entrato nel negozio, minacciava dipendenti, titolari e clienti con un coltello. Poi li costringeva ad allontanarsi dal registratore di cassa e prelevava tutti i soldi contante, oltre a tutti gli oggetti di valore, come “gratta e vinci” e valori bollati.

L’ultima rapina

Ma sulle sue tracce si sono messi gli agenti del XDistretto di P.S. Lido di Roma, che hanno iniziato a indagare dopo le prime rapine messe a segno dall’uomo.

L’episodio che ha segnato la fine dell’incubo è stata la rapina avvenuta il 28 agosto in una tabaccheria di Corso Regina Maria Pia. Una volta uscito dal negozio, l’uomo è stato rincorso da alcuni passanti che lo hanno costretto a darsi alla fuga a piedi in direzione della Chiesa “Regina Pacis”.

Durante la fuga l’uomo si è liberato della busta di plastica che aveva utilizzato per nascondere la faccia. Incautamente, però, si è tolto lo “strano” travestimento proprio sotto l’occhio attento di una telecamera, che riprendeva perfettamente i lineamenti del volto, permettendo agli investigatori di risalire alla sua completa identificazione.

Le indagini

Gli agenti, vedendo le immagini, sono riusciti a identificarlo grazie a una serie di elementi acquisiti nell’immediatezza dei fatti confrontando il video prima con quello delle telecamere di videosorveglianza delle attività rapinate, poi con lo schedario banche dati di soggetti che solitamente sono particolarmente attivi nei reati predatori.

Nel frattempo l’uomo, a cui forse era sorto il dubbio che poteva essere stato riconosciuto nell’attimo in cui si era tolto la busta dalla testa, e timoroso che i poliziotti potessero essere sulle sue tracce, aveva deciso di nascondersi per un paio di giorni rifugi occasionali. Ma il 30 agosto gli agenti della Squadra di polizia giudiziaria, dopo un monitoraggio nelle zone abitualmente dal 47enne, lo hanno intercettato nei pressi dell’abitazione della madre.

L’uomo, accorgendosi di essere stato riconosciuto, ha tentato la fuga. Durata poco, perché i poliziotti lo hanno subito bloccato e condotto negli uffici del X Distretto. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso agli investigatori di trovare alcuni capi di abbigliamento utilizzati per la rapina. Sono in corso accertamenti per chiarire se vi siano collegamenti con le rapine consumate recentemente nella stessa zona.