Ostia, riaprono due discoteche negli stabilimenti: ma la stagione è compromessa, organizzatori ‘emigrati’ altrove
Alla vigilia di Ferragosto, a stagione ormai quasi conclusa, si torna a ballare in due discoteche di Ostia. Dopo un’estate fallimentare, con lamentele provenienti da cittadini, turisti, commercianti e balneari, dal Comune di Roma arrivano alcune briciole, nella speranza di zittire i mugugni o perlomeno di confonderli con il rumore della musica.
Perché solo oggi, a pochi giorni dalla fine dell’estate, è arrivato da parte dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor l’annuncio trionfale che è stata autorizzata, solo per gli stabilimenti balneari “Elmi” e “Venezia”, ovvero due sugli otto richiedenti, l’attività di discoteca.
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L’estate silenziosa e buia di Ostia
“Abbiamo autorizzato l’attività di discoteca per gli stabilimenti balneari “Elmi” e “Venezia” di Ostia, consapevoli dell’importanza che l’intrattenimento estivo del litorale di Roma riveste sia per gli operatori sia per i cittadini, in particolare i più giovani. Le domande ricevute sono otto e stiamo proseguendo con i doverosi accertamenti amministrativi affinché le autorizzazioni possano essere estese ad altre strutture in regola. L’anno scorso furono concesse tre autorizzazioni su undici domande”, ha annunciato l’Assessore, come se fosse una vittoria. Ma non siamo a maggio.
E nemmeno a giugno. La stagione balneare non è all’inizio. E ricordare che lo scorso anno furono concesse solo 3 autorizzazioni non è una medaglia da appuntarsi sul petto. Ma un’altra sconfitta per Ostia. E per l’amministrazione, che non ha fatto nulla, in quest’anno, per avere strutture in regola. Riducendosi ancora una volta oltre i limiti di tempo massimo, anche per controllare che vengano garantiti legalità e sicurezza dei cittadini.
Ostia senza musica e divertimento notturno fino a metà agosto
Senza musica e divertimento notturno fino ad oggi, le sigle sindacali Federbalneari, Sib e Confcommercio, a fine luglio, avevano scritto al sindaco, puntano il dito contro il Comune, perchè stufi di aspettare i “nulla osta” per organizzare la discoteca nelle spiagge. Un iter amministrativo comunicato ai balneari solo a luglio, con danni e perdite agli operatori costretti a rendicontarsi non solo con il Comune, ma anche con l’Agenzia delle dogane, competente per l’area demaniale. Parliamo di planimetrie, permessi a costruire di pedane e rampe oltre ad una serie di documenti necessari per ottenere “l’agibilità delle aree” e calcolare il corretto “canone demaniale marittimo” che i concessionari dovranno pagare. Una procedura necessaria per richiedere l’autorizzazione.
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Alcuni stabilimenti a fine luglio si sono riservati di proseguire l’iter autorizzativo
“Visto il ritardo delle risposte degli uffici competenti e considerando il periodo della stagione balneare già inoltrata – scriveva il mese scorso Confcommercio Roma, Sib, Federbalneari Roma e Confcommercio Roma Litorale sud – comunichiamo con dispiacere che i nostri associati si riservano dal proseguire nell’iter autorizzativo per le serate danzanti. Consapevoli, pur non ritenendoci responsabili, di condannare il lungomare romano, dalla grande vocazione turistica, al buio e al silenzio, facendo spazio a problemi sociali e di sicurezza”.
Collasso economico e occupazionale di tutto il litorale
Dure accuse, da dove emerge un collasso economico e occupazionale di tutto il litorale. “Vogliamo segnalare – spiegano nella missiva – come quella del comparto intrattenimenti sia solo l’ultima della défaillance da registrare nella più ampia e articolata offerta turistica del Mare di Roma”.
E mentre continua, ormai da mesi, il botta e risposta, ora arriva l’apertura nottura di 2 lidi che si accontentano, a quanto pare, di organizzare alcune serate fino a fine stagione. Resta da capire, invece, il reale interesse, degli altri 6 che allo stato dei fatti, sono ancora bloccati.
La stagione della movida notturna del litorale morta prima del nascere
“Gli organizzatori hanno ormai spostato le attività su altri litorali – commenta Massimo Muzzarelli dalla Federbalneari Roma – la percezione è che la stagione della movida notturna del litorale sia morta prima del nascere”.