Ostia, ruba un cellulare in spiaggia, ma ha accanto una poliziotta: inseguito e arrestato

mare spiaggia Ostia

Ha rubato il cellulare incustodito sotto l’ombrellone dal proprietario che era andato a fare il bagno. Ma non si sarebbe mai aspettato che proprio lì, in quel momento, accanto a lui, quella che sembrava una semplice bagnante intenta a prendere il sole fosse una poliziotta fuori servizio. Che si è accorta di tutto. E che, urlando a squarciagola, ha iniziato prima a intimargli di mollare il maltolto, poi – vedendo che non lo faceva – che si è messa a inseguirlo sulla spiaggia di Ostia.

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L’inseguimento sul lungomare Caio Duilio

Ma la scena non è sfuggita all’occhio esperto di V., poliziotta con incarico di giudiziaria esterna, abituata a un servizio operativo nel contrasto allo spaccio e reati predatori. Malgrado il gesto repentino e immediato del malvivente, poi identificato come un cittadino dell’Est Europa di 23 anni, quello che stava accadendo non è passata inosservata all’agente di polizia, che è subito entrata in azione, intimando subito l’alt.

Il ladro è entrato in azione ieri mattina, giovedì 1° agosto, tra gli ombrelloni e i lettini dello stabilimento “Mami”, all’altezza del lungomare Caio Duilio. L’uomo, alla ricerca di possibili vittime, ha adocchiato un bagnante che, per andare a tuffarsi in acqua, aveva lasciato il suo cellulare in spiaggia, sotto l’ombrellone. Fingendo indifferenza si è avvicinato e ha preso lo smartphone. Poi è stato avvicinato da due complici, due connazionali 18enni.

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L’inseguimento

Ma il 23enne non ha proprio pensato a fermarsi. Anzi, ha tentato la fuga iniziando a scappare sul lungomare, inseguito dalla poliziotta-bagnante. L’agente, però, nel frattempo aveva chiesto ausilio ai colleghi del X Distretto.

Ma quando sono arrivati i colleghi di pattuglia, la poliziotta in costume aveva già catturato il ladro 23enne, che a quel punto doveva solo essere portato in commissariato per tutte le procedure di rito dopo il fermo. L’arresto è poi stato convalidato nel corso del processo per direttissima.