Ostia, stagione balneare a rischio: è scontro politico al Consiglio straordinartio

Doveva essere il momento della svolta per il litorale romano, ma il Consiglio straordinario del X Municipio di Roma Capitale si è concluso con un solo ordine del giorno approvato, quello presentato dal Movimento 5 Stelle. Le proposte della Lega vengono bocciate dalla maggioranza di centrosinistra. Una spaccatura politica sempre più evidente e una stagione estiva alle porte che rischia di partire senza le certezze necessarie.
Convocata con urgenza per affrontare i nodi irrisolti della stagione balneare 2025, al via il prossimo primo maggio, la seduta del Consiglio aveva come obiettivo la ricerca di soluzioni immediate per le criticità legate alla gestione delle concessioni demaniali marittime e dei servizi lungo la costa di Ostia. Un tema complesso, che da anni alimenta tensioni tra il litorale e il Campidoglio, e che oggi sembra ancora lontano da una risoluzione condivisa.

Scontro politico e voci discordanti
La proposta della Lega puntava a congelare momentaneamente i nuovi bandi, in attesa che fosse pienamente operativo il Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) e che venisse recepita la proroga nazionale delle concessioni al 2027. Tra i punti salienti: tutele per gli attuali concessionari, un passaggio ordinato verso il nuovo sistema, maggiore trasparenza e il coinvolgimento diretto del Municipio X nei processi decisionali. Una linea definita “realistica e di buon senso” dai consiglieri Monica Picca, Alessandro Aguzzetti e dal capogruppo capitolino Fabrizio Santori.
Ma la maggioranza ha fatto muro, preferendo dare l’ok solo all’ordine del giorno dei 5 Stelle, focalizzato sul rafforzamento del personale tecnico-amministrativo municipale e sull’impegno a sollecitare il Presidente del Municipio, Mario Falconi, affinché chieda alla Regione Lazio di accelerare l’approvazione del PUA. Una decisione che, secondo le opposizioni, lascia irrisolti i veri nodi sul tavolo e rischia di far deragliare l’intera organizzazione della stagione turistica.
Il centrodestra: “Manca una visione strategica”
Dura la reazione della Lega, che ha parlato apertamente di “occasione mancata” per il territorio, denunciando la scelta del Campidoglio di procedere con bandi “improvvisati e senza basi normative solide”, che hanno già generato ricorsi e tensioni tra gli operatori del settore. Fratelli d’Italia, per voce della consigliera Mariacristina Masi, ha denunciato un progressivo svuotamento del ruolo del Municipio, ridotto a “braccio operativo” di decisioni prese altrove. “La commissione capitolina – ha aggiunto – affronterà il tema solo il 29 aprile, troppo tardi per rimediare agli errori commessi”.
Anche Forza Italia ha espresso preoccupazione per quella che definisce una centralizzazione delle competenze sul mare di Roma, in contrasto con i proclami sul decentramento. I consiglieri Francesco Carpano, Alessandra Mussolini e Renzo Pallotta, coordinatore del partito nel Municipio X, hanno rilanciato la proposta presentata in Parlamento per riconoscere ai municipi una vera e propria autonomia politica, in grado di avvicinare le decisioni ai bisogni dei cittadini.
Incertezza sul futuro del litorale
Nel frattempo, sul litorale si respira un clima di forte preoccupazione. Con la stagione turistica praticamente al via, molti operatori balneari lamentano una mancanza di chiarezza, procedure amministrative ancora in sospeso e un quadro normativo che fatica a definirsi. Senza un piano operativo ben delineato, il rischio è che Ostia si presenti impreparata all’afflusso estivo, con conseguenze potenzialmente pesanti per l’economia locale e per la vivibilità dell’intero territorio.