Ostiamare di nuovo a porte chiuse: il calcio lidense in attesa di risposte

Ostiamare

L’incubo delle partite a porte chiuse torna a colpire l’Ostiamare, costringendo la squadra di Ostia a giocare senza il supporto dei propri tifosi. Dopo un avvio di stagione che sembrava promettente, con l’apertura parziale dello stadio di via Amenduni, i cancelli si sono chiusi nuovamente per la gara contro il Figline, nonostante la vittoria rocambolesca per 4-3. Questo ritorno alle vecchie problematiche non solo delude i supporter, ma mette sotto pressione anche la società e il suo presidente, che da oltre due anni lottano per sbloccare una situazione che sembra senza fine.

Politica in campo: è ora di risposte

Anche la politica si sta muovendo per cercare una soluzione definitiva. Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, insieme a Monica Picca e Alessandro Aguzzetti, ha preso posizione chiedendo l’immediata attuazione del progetto presentato dall’Ostiamare. “È una vergogna”, dichiarano i tre esponenti in una nota congiunta, puntando il dito contro i ritardi nella burocrazia tra i dipartimenti Sport e Cultura del Campidoglio, che bloccano i permessi necessari per aprire lo stadio al pubblico.

Un danno che va oltre il calcio

Non si tratta solo di sport: questa situazione ha un impatto negativo su diversi livelli. “Giocare a porte chiuse” significa privare la squadra del sostegno dei tifosi e creare un danno economico all’intero litorale di Ostia, che perde un’occasione per valorizzarsi. Il ritardo nell’ottenimento dei permessi allo spettacolo penalizza una realtà calcistica storica della Serie D, che da inizio stagione è costretta a rinnovare temporaneamente la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per ogni partita. Ma ora, con la prossima partita alle porte, non ci sono ancora novità dal Comune.

Un appello per lo sport e la comunità

“È uno schiaffo non solo allo sport, ma anche ai valori fondamentali che esso rappresenta”, continuano i rappresentanti della Lega, aggiungendo che lo sport è un veicolo di promozione della salute, della socialità e dell’economia del territorio. Il loro appello è chiaro: il Sindaco Gualtieri e la sua amministrazione devono smettere di ignorare la questione e fornire finalmente risposte concrete.

In attesa di sviluppi, l’Ostiamare, i suoi tifosi e la comunità locale continuano a sperare che questa sia l’ultima volta in cui la squadra debba affrontare un incontro a porte chiuse.