Ostiamare, Roberto Di Paolo contro la precedente gestione: “Abbiamo scoperto gravi irregolarità”
Al termine del suo primo anno da presidente dell’Ostiamare, Roberto Di Paolo ha lanciato pesanti accuse contro la precedente gestione della squadra di calcio che attualmente milita in serie D. E lo ha fatto in un’intervista all’emittente televisiva Canale 10. Bersaglio delle accuse, l’ex proprietario Luigi Lardone.
“Da quel famoso 28 gennaio (data del passaggio di consegne ndr) abbiamo scoperto tutto quello che io penso che sia impossibile trovare in una società dilettantistica di calcio”, dice il patron dell’Ostiamare.
Il patron Roberto Di Paolo a Canale 10
“Io – prosegue Roberto Di Paolo – avevo una gestione e giocavo a porte aperte. Nel momento in cui abbiamo sborsato i soldi e firmato l’atto del passaggio della società davanti a un notaio dalla Repubblica italiana, dopo poche ore dal passaggio è arrivato di tutto. E’ arrivato che dovevamo giocare a porte chiuse, poi si è rilevato che c’era un documento falso del pubblico spettacolo. Quindi che che c’erano dei problemi dei condoni. Inoltre c’erano dei problemi sugli spogliatoi e c’erano nei problemi sugli uffici. Però anche queste difficoltà, gradualmente si cerca di risolverle. Ma non finisce qui, abbiamo scoperto che ci sono anche sentenze del tribunale del Tar. A quel punto, ho detto basta”.
A questo punto, Di Paolo, ai microfoni di Valerio Nasetti di Canale 10, annuncia un’azione legale. Anche a tutela dei tifosi del club, “perché tutto ciò ha portato a un anno di gestione complicata e di sacrifici”. Quindi la denuncia più pesante. “Ho scoperto che il “pubblico spettacolo” non esiste detto quindi non solo non possono entrare tifosi all’interno del centro sportivo, ma non potrebbe entrare nessuno a norma di legge”. Da qui la scelta di chiarire la vicenda in tribunale. “Devo tutelare l’immagine dell’Ostiamare e la nostra immagine. Ma non mi arrendo – ha concluso Di Paolo – l’anno prossimo farò una grossa squadra per far divertire i tifosi”.