Ostiamare, si riaprono i cancelli dello stadio: partite a porte aperte
L’Ostiamare riapre le sue porte ai tifosi. E lo fa dopo 28 mesi: 3 stagioni a porte chiuse, a partire dal febbraio del 2022. L’annucio è stato dato oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti oltre alla dirigenza della squadra anche l’Assessore allo sport e ai grandi eventi del comune di Roma Alessandro Onorato e il presidente del X Municipo Mario Falconi. Oggi è il giorno dei festeggiamenti, il giorno in cui Roberto Di Paolo, presidente dell’Ostiamare, può finalmente “prendere possesso” della squadra e dello stadio Anco Marzio nel suo vero potenziale: con i tifosi presenti a incitarla, con la forza economica degli sponsor e senza la spada di Damocle di una decadenza della concessione che toglieva la tranquillità a tutto il team.
I problemi vissuti negli ultimi 28 mesi dall’Ostiamare sono storia ormai nota a tutti e nasce in contemporanea all’acquisto della squadra da parte del Patron Di Paolo. Problemi non causati dall’attuale dirigenza che hanno messo in seria difficoltà la proprietà, che ha tentato in tutti i modi di trovare soluzioni, senza però riuscirci per lungo tempo, malgrado venissero a galla di volta in volta stranezze incredibili.
Da documenti falsi fatti dalla vecchia dirigenza fino ai mancati controlli del passato, per arrivare a quello che sembrava un accanirsi nei confronti della nuova società, tutto sembrava non avere fine. Fino ad oggi, giorno della svolta.
Il lieto fine per squadra e tifosi: le parole del Presidente
“Oggi è un giorno felice, non solo per me e per l’Ostiamare, ma per tutta Ostia e il popolo biancoviola”, ha dichiarato il presidente Roberto Di Paolo. “Sono stati due anni duri, in cui sia io che i miei collaboratori non ci siamo mai arresi, seppur costretti a pagare per colpe non nostre. Mai in una vita passata nel calcio ho dovuto affrontare un raggiro simile a quello legato alla vicenda dell’Anco Marzio e che tutti ormai conoscono”, ha ricordato Di Paolo, che in questi due anni più volte ha provato a dimostrare di aver acquistato una società apparentemente in regola.
Fino al giorno della stipula del contratto, infatti, l’Ostiamare non aveva avuto nessun tipo di problema: aveva giocato a porte aperte, non c’erano stati controlli, non erano emerse “stranezze”. Poche ore dopo la firma, invece, ecco che la situazione viene ribaltata. Tutto diventa irregolare. Dalle tribune agli spogliatoi, fino al permesso per il pubblico spettacolo, che risulta addirittura essere falso. E inizia il calvario per la proprietà e per i tifosi.
Ma adesso si guarda al futuro. “La rabbia però lascia ora il posto ad un rinnovato entusiasmo – commenta infatti il Presidente – perché siamo qui per annunciare che le porte dell’Anco Marzio tornano a spalancarsi con i tifosi che saranno così nuovamente il cuore pulsante dell’Ostiamare. Ringrazio le istituzioni, il Comune di Roma e l’Assessore Onorato perché in un viaggio tanto lungo quanto spinoso hanno permesso che questo percorso trovasse il meritato lieto fine. Ora guardiamo a un futuro pieno di entusiasmo e voglia di tornare ad essere protagonisti sul campo. Non vediamo l’ora di ritrovare quell’immenso abbraccio che solo Ostia e i suoi tifosi potranno regalarci”.
I tifosi allo stadio, ecco quanti potranno entrare
Saranno 500 gli spettatori che potranno assistere alla stagione 2024/2025 mentre dalla successiva la capienza sarà aumentata a 1000.
Cosa prevede l’accordo
Ma quindi è finito tutto bene? Per i tifosi sì, per la proprietà dell’Ostiamare non tanto. Perché se da una parte è vero che finalmente si riaprono le porte per i tifosi (e questa è una gran bella notizia), dall’altra il Comune di Roma chiede di realizzare una serie di lavori. Che di certo non saranno economici… Il condono richiesto dalla società, infatti, non è stato accolto. Il Comune chiede quindi la demolizione degli spogliatoi, “con parziale sostituzione al fine di garantire la prosecuzione dell’attività sportiva”.
Per le tribune, invece, resta da vedere se la “demolizione delle strutture non assentite esistenti e successiva installazione di due tribune provvisorie, di stesso ingombro e consistenza”, già effettuata, sia stata sufficiente o se il Comune vorrà invece delle nuove installazioni. Conti alla mano, per fare tutti i lavori servirebbe circa un milione di euro. Che aggiunti al costo della squadra – 1 milione e 700 mila euro – più tutti i mancati guadagni degli sponsor di tre stagioni a porte chiuse fanno tanti, tanti soldi. L’Ostiamare finora non è stato un buon affare per Di Paolo. Per chi ha venduto di certo sì.
La tribuna sarà sollevata di 3 metri, bar e club house
Responsabili della ristrutturazione saranno l’Ing. Filippo Palombini e l’Architetto Antonio Aurigemma che illustrano il progetto: È stato fatto un lavoro per evitare di chiudere il campo per mesi, riqualificando i parcheggi, mentre i campi da padel torneranno alla loro funzione originale, quindi il calcio.
“Ci sarà la riqualificazione dell’intero complesso – spiega l’ingegnere – in particolare ci sarà la sostituzione completa delle tribune e degli spogliatoi. Il primo passo riguarderà le tribune laterali che manterranno l’assetto attuale ma saranno sostituite con alcune idonee a soddisfare i crismi del pubblico spettacolo per essere fruibili a partire già dall’inizio della nuova stagione sportiva garantendo una capienza di circa 500 posti. La tribuna centrale invece sarà realizzata la prossima estate e sarà totalmente nuova. Il progetto prevede un volume al piano terra che ospiterà la “Casa dell’Ostiamare” con bar, club house e store del club, sopra ai quali ci sarà l’effettiva tribuna che conterà circa cinquecento posti, per un totale di mille se si contano anche le due tribune laterali. In seguito ci concentreremo sugli spogliatoi che saranno completamente sostituiti con strutture più moderne ed efficienti oltre a poter contare su un impianto fotovoltaico. Il nuovo Anco Marzio sarà un vero e proprio gioiello, con spazi che potranno essere vissuti non solo dagli atleti ma anche dai tifosi e dalle loro famiglie. Rispecchierà colori e identità dell’Ostiamare con tratti distintivi che lo renderanno unico nel suo genere”.
Assessore Onorato: “A settembre i tifosi torneranno allo stadio”
“Io non avevo neanche l’ufficio e tutti credevano che fossi stato io a mandare i controlli. A settembre i tifosi inizieranno a tornare allo stadio”. Sono le parole dell’Assessore allo sport e ai grandi eventi del comune di Roma Alessandro Onorato che prosegue: “Io affronto i problemi, non c’è mai stata la volontà di togliere la concessione ai Di Paolo, so bene chi sono. Ovviamente c’erano problemi da risolvere, ma ovunque abbiamo messo le mani abbiamo trovato situazioni surreali. Ora qui dobbiamo passare da permesso temporaneo a definitivo, ma non ho dubbi che ci si riesca, vista la serietà di questa famiglia di imprenditori. Mi dispiace per questi mesi di incomprensioni: questa ora è una bella notizia, l’importante è che ora si faccia anche scuola calcio. Io ero un po’ negato, ma il campo era peggiore di ora”.
Ma oggi è un giorno di festa. E da oggi riparte un’altra storia, quella dei biancoviola, di chi ci ha investito tanto e di quei tifosi che non hanno mai abbandonato la squadra, seguendola in trasferta pur di veder giocare i loro beniamini.