Padova in lutto: in migliaia ai funerali di Giulia Cecchettin. La forza e il rumore della folla
La poesia letta dal papà
Una poesia di Khalil Gibran per “dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere”. Così Gino Cecchettin, il papà di Giulia durante i funerali che si sono svolti nella Basilica di Santa Giustina a Padova. La poesia che il papà ha letto davanti alle persone riunite per dare l’ultimo saluto a Giulia recita “Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia…”.
“Addio amore mio”
“Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me, non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche a imparare a danzare sotto la pioggia”. Così Gino Cecchettin, il papà di Giulia, durante i funerali che si stanno svolgendo nella Basilica di Santa Giustina a Padova. “Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia... Addio Giulia, amore mio”, ha concluso Gino.
“Il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti”
“Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente, un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà: il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti”. Così Gino Cecchettin, il padre di Giulia, nel suo messaggio letto al termine del funerale della ragazza nella Basilica di Padova.
“Grazie per questi 22 anni e per la tenerezza che ci hai donato”
“Cara Giulia, grazie per questi 22 anni vissuti insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anche io ti amo tanto, e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare: voglio sperare insieme a te, Elena, la mamma, insieme a tutti i presenti, che tutta questa pioggia di dolore fencondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare, che produca il suo frutto di amore, perdono e di pace. Addio Giulia amore mio”. Così Gino Cecchettin, il padre di Giulia, ha concluso il suo messaggio al termine del funerale della ragazza nella Basilica di Padova.
La forza del padre: “Dobbiamo trasformare la tragedia in una spinta per il cambiamento”
“Dobbiamo trasformare la tragedia in una spinta per il cambiamento. La vita di Giulia è stata sottratta in maniera crudele, ma la sua morte può e deve essere il punto di svolta per mettere fine alla terribile piaga della violenza sulle donne”. Così Gino Cecchettin, il padre di Giulia, nel suo messaggio letto al termine del funerale della ragazza nella Basilica di Padova.
Prima del funerale distribuita una foto di Giulia
Nella basilica di Santa Giustina a Padova a tutti i presenti al funerale di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, è stata distribuita una foto della giovane. La stessa più grande è stata adagiata davanti alla bara bianca, coperta da rose bianche. Tutti, compresi i familiari di Giulia, indossano un fiocco rosso puntato sulle loro giacche.