Padre Georg sul caso Orlandi: “Ratzinger fece quanto possibile per aiutare la famiglia”

Gli scritti privati di ogni tipo devono essere distrutti: Sono le disposizioni del Papa emerito a proposito dei suoi scritti privati date al segretario particolare, mons. Georg Ganswein. Lo riferisce lo stesso padre Georg nel libro ‘Nient’altro che la verità’. “Ho ricevuto da lui istruzioni precise con indicazioni di consegna che mi sento obbligato a rispettare – ha scritto Ganswein – sulla biblioteca, sui manoscritti dei libri”, sulla “documentazione relativa al Concilio e alla corrispondenza”. Per quelli privati la consegna è stata di distruggerli “senza eccezioni”.
Il segretario particolare del Papa emerito, nel libro a quattro mani con Saverio Gaeta, interviene anche sul caso di Emanuela Orlandi, la figlia del commesso pontificio di cui si sono perse le tracce dal giugno 1983. “Mi fu garantito – scrive Ganswein – che era stato fatto quanto possibile per aiutare la famiglia Orlandi e di tutte queste informazioni feci dovuta comunicazione a papa Benedetto“.

Padre Georg cita l’ex capo della Gendarmeria vaticana
Ganswein cita poi l’ex capo della Gendarmeria per dire che “pure Giani consultò la documentazione dell’epoca e concluse che non c’era stata alcuna notizia tenuta nascosta alla magistratura italiana e che nel frattempo non erano maturate ulteriori ipotesi riguardo alle quali potere approfondire le indagini in Vaticano.”.
Ganswein osserva che “le diverse e contrastanti piste – dalla connessione con l’attentato a Giovanni Paolo II al tentativo di avviare uno scambio con Ali Agca, dagli scontri fra servizi segreti dell’Est e dell’Ovest alle vicende criminali della banda della Magliana, dalle questioni connesse allo Ior del tempo di Marcinkus ai presunti finanziamenti al movimento polacco Solidarnosc – hanno avuto ciascuna indizi a favore e contro, senza che fossero mai raggiunte definitive prove”.