Palazzina crollata a Monteverde, avviata indagine per lesioni e disastro colposo

Palazzina crollata a Monteverde, il PM ha avviato un’indagine per lesioni e disastro colposo. La Procura di Roma vuole infatti vederci chiaro e ha aperto un’inchiesta dopo il drammatico crollo avvenuto ieri mattina in via Vitellia. Si dovrà accertare per quale motivo sia avvenuta l’esplosione – presumibilmente a seguito di una fuga di gas di cui si dovrà scoprire l’origine – che ha portato al crollo della struttura, una costruzione del ‘600 che affaccia su Villa Pamphili.
Nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, si ipotizzano le lesioni e il disastro colposi, al momento contro ignoti. A causa dell’esplosione è rimasto gravemente ferito un turista scozzese di 54 anni, Grant Paterson, arrivato a Roma una settimana fa. L’uomo ha riportato ustioni sul 70% del corpo, oltre che traumi alle gambe. Attualmente è ricoverato in gravi condizioni al S. Eugenio.

L’intera area è stata sequestrata e gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze, comprese quelle dei proprietari degli immobili coinvolti e del gestore del B&B. La priorità è capire esattamente dove e perché si sia verificata l’esplosione.
Lo scrittore Roberto Saviano nello stabile fino a pochi giorni prima
Lo scrittore Roberto Saviano, che fino a pochi giorni fa abitava nella stessa palazzina, ha commentato l’accaduto con un post sui social: “Che strazio vedere in macerie un luogo dove ho amato vivere”. Saviano, visto che in molti gli stavano scrivendo preoccupati, ha postato una storia su Instagram. “Per tutte le persone che mi stanno scrivendo preoccupate: già da giorni non vivevo al 43 di via Vitellia”, ha specificato. “Grazie per la premura. Spero che non ci siano morti e che la persona ferita possa rimettersi presto”.
Il post “premonitore” del turista ferito
E ha quasi del premonitore il post pubblicato il 17 marzo da Grant Paterson, il turista scozzese che, con entusiasmo, ha fotografato il B&B di via Vitellia. Era meravigliato dalla bellezza delle stanze, superiore da quanto rappresentato dalle foto. Ma quanto scriveva ha qualcosa di inquietante, anche se “condito” da faccette sorridenti. “L’alloggio è bello – si legge nel post – Le loro foto, come quelle scattate da me, rendono giustizia. Questa dovrebbe essere una buona settimana… se non vengo ucciso in qualche modo”. Parole che ora sembrano una premonizione…