Palestrina, grande successo al convegno sull’Endometriosi nel Centro Congressi ITOP

Venerdì 12 aprile, il Centro Congressi ITOP di Palestrina, situato a nord-est della Capitale, ha ospitato con grande successo il 12° Convegno sull’Endometriosi, organizzato dal Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0. L’evento, reso possibile grazie alla collaborazione dell’Associazione Circolo Culturale – Roberto Simeoni – APS, ha visto anche il supporto di importanti patrocini istituzionali, tra cui la Regione Lazio e il Comune di Palestrina. Presenti anche rappresentanti dei comuni limitrofi, segno di un ampio interesse per il tema trattato.
Francesco Mattogno: “Pronti per ospitare uno screening per l’endometriosi”
Il convegno, che si è svolto nella prestigiosa Sala Convegni “Dea Fortuna Primigenia” del centro ITOP, ha visto la partecipazione di importanti esponenti politici e medici. Tra questi, Francesco Mattogno, proprietario del centro ITOP, ha aperto l’incontro con un messaggio di sostegno e impegno: “Ringrazio gli organizzatori per questa importante iniziativa. Siamo pronti a mettere a disposizione la nostra struttura per eventuali momenti di screening dedicati alle donne affette da endometriosi”. Un gesto che conferma l’impegno sociale di ITOP a favore della salute femminile e della sensibilizzazione verso una patologia ancora troppo poco conosciuta.

L’importanza dell’informazione e della prevenzione
Il convegno ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare il pubblico sull’endometriosi, una malattia che, purtroppo, è ancora poco riconosciuta e diagnosticata. “Lo scopo del nostro gruppo – ha dichiarato Rita Di Biase, Presidente del Circolo Culturale Roberto Simeoni – è quello di estendere il progetto a livello territoriale, con l’intento di raggiungere sempre più donne colpite da questa grave patologia, a volte anche inconsapevolmente”. Le parole di Di Biase sono state condivise anche da Roberto Papa, Responsabile degli eventi culturali nel Circolo, che ha sottolineato la necessità di informare e sensibilizzare la collettività sui rischi derivanti dalla mancata diagnosi precoce dell’endometriosi.
Il supporto delle istituzioni
L’importanza di un approccio istituzionale coordinato è stata ribadita anche dal Senatore Andrea De Priamo, primo firmatario del Ddl S.630, che ha parlato delle “Disposizioni per la diagnosi e la cura dell’endometriosi” e dal Consigliere regionale del Lazio Marika Rotondi, che sta seguendo attivamente il progetto PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) per la presa in carico delle donne affette da endometriosi. “La diagnosi precoce è fondamentale – ha affermato Rotondi – ed è essenziale creare una rete di supporto a livello regionale per le donne che soffrono di questa patologia”.
Una patologia ancora troppo poco conosciuta
Il dott. Massimo Catalucci, presidente del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0, ha sottolineato l’importanza di proseguire la campagna di sensibilizzazione, iniziata due anni fa con il progetto itinerante “In-Formativo”. “L’endometriosi è una patologia che ancora troppi ignorano. È fondamentale informare le persone e i medici sui sintomi e le possibili complicanze di questa malattia, che non è solo fisica, ma anche psicologica e sociale”, ha affermato Catalucci.
Il dottore ha inoltre ricordato che “Da oltre venti anni, le donne aspettano un percorso sanitario pubblico dedicato all’endometriosi. Sebbene nel 2004 la Commissione Europea abbia sollevato l’allarme sulla crescente incidenza di questa malattia, molto poco è stato fatto per sensibilizzare l’opinione pubblica e i medici”. La necessità di una maggiore informazione e prevenzione è cruciale, poiché l’endometriosi può manifestarsi anche in giovane età, prima del primo ciclo mestruale, causando sofferenze fisiche e psico-emotive che spesso vengono sottovalutate.
Sharon Alessandri: Una testimonianza emozionante
Un momento particolarmente toccante dell’evento è stato l’intervento di Sharon Alessandri, attrice e cantante, che ha condiviso la sua esperienza personale con l’endometriosi. La sua performance, attraverso un monologo che ha emozionato il pubblico, ha permesso a molti di comprendere le difficoltà quotidiane delle donne affette da questa malattia, mostrando il lato fisico e psicologico di una sofferenza invisibile agli occhi di chi non vive questa realtà. Un lungo applauso ha accompagnato la sua testimonianza, segno dell’impatto emotivo che ha avuto sulle persone presenti.
“La testimonianza di Sharon è stata fondamentale – ha concluso il dott. Catalucci – perché ha fatto comprendere in modo tangibile e reale cosa significa vivere con l’endometriosi. La sua disponibilità a partecipare attivamente ai prossimi convegni è un segnale importante di solidarietà e speranza per tutte le donne che combattono questa patologia”.
L’impegno collettivo
Il convegno ha evidenziato non solo l’importanza della sensibilizzazione sull’endometriosi, ma anche la necessità di un impegno collettivo, che coinvolga istituzioni, medici e cittadini. La speranza è che iniziative come quella di Palestrina possano diffondersi in altre realtà, contribuendo alla creazione di una rete di supporto per le donne affette da endometriosi, un passo fondamentale verso la prevenzione e il trattamento di questa patologia cronica e invalidante.