Panico in una clinica ai Parioli: un serpente si nasconde nello Spogliatoio

Un serpente irrompe in una clinica sanitaria dei Parioli
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Una giornata ordinaria nella Casa di Cura privataClinica Parioli” si è trasformata in un incubo da raccontare ai nipotini quando un serpente, avvistato inizialmente da un gatto nei pressi della struttura, è riuscito a introdursi all’interno dell’immobile, scatenando il panico tra il personale sanitario.

Panico in una clinica ai Parioli

L’allarme è scattato quando il rettile, dopo aver eluso i tentativi del gatto di tenerlo lontano, è riuscito a infilarsi nello spogliatoio della clinica, situata in via Felice Giordano.
Gli armadietti e gli arredi dello spogliatoio, utilizzati quotidianamente dai dipendenti, sono diventati il rifugio perfetto per il biacco. Immediatamente, la direttrice della clinica ha allertato i carabinieri del comando di piazza Bologna, che hanno prontamente messo in sicurezza la stanza chiudendola per evitare ulteriori problemi.

Un serpente si nasconde nello Spogliatoio

Successivamente, sul luogo è intervenuto l’etologo Andrea Lunerti con il suo team. «La cattura del biacco si è rivelata un vero e proprio “combattimento”», ha spiegato Lunerti. Il serpente, lungo circa 1 metro e 30 centimetri, non ha reso facile il compito agli esperti. In un momento di tensione, il biacco ha morso la ciabatta di un’infermiera, causando ulteriore preoccupazione.

«Ho dovuto compiere una manovra per riuscire a staccare i suoi 90 denti a uncino dalla ciabatta, venendo morso più volte», ha ammesso Lunerti. Nonostante il biacco non sia velenoso, l’etologo ha ribadito che non è completamente innocuo.

«I biacchi possono attaccare e colpire i bulbi oculari, rappresentando quindi un rischio potenziale per chiunque cerchi di catturarli senza le dovute precauzioni».

L’arrivo dell’esporto e il rilascio

Dopo la cattura, Lunerti ha confermato che il serpente verrà liberato in un ambiente naturale, a circa quattro chilometri dai centri abitati, per garantire la sicurezza sia degli esseri umani che del rettile stesso. «È fondamentale liberare questi animali in luoghi dove possano vivere senza rappresentare un pericolo per le persone», ha sottolineato l’etologo.

La situazione è tornata alla normalità

Ora la Clinica Parioli è tornata alla normalità e il personale sanitario può riprendere le proprie attività senza ulteriori preoccupazioni. Il gatto, che inizialmente aveva individuato il serpente, è stato elogiato per la sua vigilanza, mentre Lunerti ha ricordato l’importanza di rivolgersi sempre agli esperti in caso di avvistamenti di rettili in contesti urbani.

Questa vicenda mette in luce come l’interazione tra la fauna selvatica e l’ambiente urbano possa creare situazioni di emergenza che richiedono prontezza e professionalità per essere gestite in modo sicuro ed efficace.