Ratzinger, un grande Papa che resterà nei cuori di chi crede

Grande Papa

In ginocchio, davanti a un grande Papa. Sorpresi, anche se l’età lo faceva prevedere. Ma un Santo non muore mai e vive per l’eternità. Questo nostro mondo sospeso tra anno vecchio e anno nuovo da oggi è un po’ più solo.

Un grande Papa che seppe farsi apprezzare e amare

Ma i nostri cuori sono colmi di infinita tristezza per la scomparsa di Ratzinger, il Pontefice che succedeva a Wojtyla, e già questo basterebbe a giustificarne la fatica. Venire dopo una personalità tanto amata non era certo il compito più facile per il capo della Chiesa di Roma. Ma non ebbe davvero paura e seppe toccare con mano e con l’anima i suoi fedeli.

Sì, seppe farsi apprezzare e amare anche lui, per la forza del suo messaggio di fede. La Parola spiegata con semplicità, Dio raccontato con amore, l’Uomo, ciascuno di noi, accompagnato con il Vangelo.

Nelle ultime ore in tutto il Mondo c’era apprensione, dopo l’invito così improvviso e così dolce di Papa Francesco a pregare per lui. Improvvisamente ci siamo “ricordati” quella straordinaria figura che diceva ancora Messa a 95 anni bellissimi e santi.

E la preghiera ha coinvolto tutti, la fine dell’anno ma non la fine del mondo, perché la Chiesa ci consegna la mistica dell’eternità. Un uomo buono come sa essere un Papa e inflessibile custode dell’ ortodossia.

Quella ferita dell’Università La Sapienza a Roma

Da Papa, a Ratzinger sono toccati anche momenti bui, persino di contestazione da parte di chi non capisce che il messaggio della Chiesa quello è e nessuno può cambiare le Scritture a proprio piacimento. Addirittura gli fu impedito di entrare alla Sapienza, una ferita enorme per Roma Capitale universale della Fede. 

Fu una notizia tristissima, pochi prepotenti costrinsero il mondo accademico a dover rinunciare al saluto del Papa. Da vergognarsi.

Ma Ratzinger è comunque rimasto un grande Papa che accompagnò con discrezione il suo successore dopo le dimissioni che rivoluzionarono la Chiesa. Bergoglio e Ratzinger riuscirono ad essere anche amici.

E la sofferenza di Francesco per la scomparsa del Papa Emerito è autentica. Anche lui ha perso un Padre, come chiunque crede.