Parcheggio di Via Chiana, sit in per chiedere l’apertura dopo quattro anni di nulla

“Noi oggi siamo qui per informare la cittadinanza. Ma se non cambia nulla la prossima volta forziamo il lucchetto e occupiamo“. A dirlo, davanti al parcheggio multipiano chiuso da 4 anni a via Chiana è Amedeo Valente, presidente del Mercato Trieste. Con lui ci sono altri operatori, residenti della zona, qualche consigliere municipale candidato alle prossime elezioni, poi arriva anche la minisindaca Francesca Del Bello. Ma i cittadini vogliono risposte concrete. Perché delle rassicurazioni della politica e delle mancate decisioni ne hanno piene le tasche.

Quel parcheggio che non si sblocca

La storia è nota, ma il riepilogo è doveroso: a dicembre 2017 il multipiano che serviva principalmente il mercato di via Chiana 109 viene chiuso, addio a 420 posti distribuiti su 3 livelli. I problemi strutturali sono troppi, le certificazioni di sicurezza sono scadute, vanno fatti dei lavori di cui dovrebbe occuparsi Atac in quanto soggetto gestore. Passa il tempo, ma gli interventi sono minimi e nella maggior parte dei casi vengono effettuati dal II Municipio, che anticipa centinaia di migliaia di euro in particolare per il seminterrato e l’impianto elettrico.

Roma Capitale, tramite il dipartimento Mobilità, dovrebbe occuparsi del resto. Nel 2020 Virginia Raggi, inaugurando una macchina mangia-plastica proprio al mercato, annuncia che “i lavori verranno completati nel 2021”. Una prima vera svolta si registra quando a dirigete il dipartimento arriva Di Lorenzo, che instaura un rapporto di costante dialogo con la giunta municipale e propone di iniziare i lavori dal seminterrato e pianterreno: i soldi ci sono, 1.300.000 euro che vengono messi a bilancio.

Ma qualcosa va storto. Ad agosto scorso la giunta Raggi stralcia questi fondi, sostanzialmente riportando il parcheggio a quattro anni fa, il giorno dopo la chiusura. E adesso l’unica soluzione per procedere sembra essere quella della somma urgenza. Altrimenti, il rischio è che vada tutto a pezzi.

Il rischio di perdere i fondi

Bisogna fare pressione sul Campidoglio – esordisce così la minisindaca Del Bello – , la variazione è stata approvata dalla giunta ma adesso c’è il passaggio in assemblea. E’ importante mettere in chiaro ai consiglieri che si tratta di una variazione urgente, l’urgenza è determinata dagli organismi di gestione del Campidoglio, ovvero dal segretario generale. Perché se si dovesse aspettare l’insediamento della nuova giunta e del nuovo consiglio, dovremmo considerare forse la fine di novembre per l’approvazione e questo significa che i soldi devono essere impegnati e spsesi entro la fine del 2021, si rischierebbe di non farcela e perderli”.

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