Parco naturale Monti della Tolfa: insediamenti millenari e natura incontaminata. Al via la discussione in Regione

Una zona speciale da tutelare
Sono famosi per l’allume, minerale ricercatissimo fino al secolo scorso, per le colline che ancora nascondono insediamenti etruschi, per la biodiversità che offre numerose specie botaniche ed animali: sono i Monti della Tolfa. Comprese tra i comuni di Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Bracciano, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Manziana, Monte Romano, Oriolo Romano, Santa Marinella, Tarquinia, Tolfa, Vejano e Vetralla, queste coline di origine vulcanica sono meta di turisti e ricercatori, sede di allevatori e coltivatori, e da sempre oggetto di tutela sempre più restrittiva. Fanno parte del sistema Tolfetano -Cerite -Manziano, che rientra nella zps Zona a Protezione Speciale denominata “Uccelli” e nei circa 70 mila ettari di estensione sono uno scrigno di bellezza legata alla natura ed alla sua coabitazione con l’uomo. La particolarità, l’estensione, la volontà di preservare sempre meglio la peculiarità di questi siti regionali riporta in auge l’idea del Parco naturale regionale.
Battilocchio, Mari, Tidei. I nativi del territorio per il territorio
Ecco dunque che in Regione Lazio, in ottava commissione, presieduta dall’assessore Giancarlo Righini si torna a parlare di Parco Naturale dei Monti della Tolfa. Dopo circa 40 anni dai primi accenni a tale condizione, le istituzioni ne cominciano a parlare più lucidamente. L’iter, ovviamente politico, dovrebbe prevedere l’istituzione di Enti proposti alla gestione delle aree che verranno individuate o già esistenti come i Parco sub-urbano Valle del Treja, la Riserva naturale regionale lago di Posta Fibreno, la Riserva parziale naturale dei laghi Lungo e Ripasottile, la Riserva naturale parziale delle Montagne della Duchessa e, appunto l’istituzione dei Parchi della Bassa Tuscia e dei Monti della Tolfa e dei Parchi del Litorale nord e della Maremma laziale. Dicevamo del ruolo della politica. Territorio politicamente variegato, può contare sull’apporto ed il supporto di big della politica locale e nazionale. Da Alessandro Battilocchio, plenipotenziario di Forza Italia sul territorio che lo ho visto nascere, alla consigliera regionale di Fratelli d’Italia Emanuela Mari, alla sua collega ma di segno opposto Marietta Tidei di Italia Viva, tutti potrebbero alimentare questo up-grade territoriale, favorendo sicuramente uno sviluppo sostenibile di un territorio così affascinante.

Righini, il territorio ed i nuovi assetti. I dubbi dei rappresentanti locali
In Regione, Giancarlo Righini ha ascoltato tra gli altri i sindaci del territorio, mentre la stessa Marietta Tidei (figlia del sindaco di Santa Marinella e originario di Allumiere), con i colleghi Mario Ciarla (Pd), Valerio Novelli (M5s) ed Enrico Panunzi (Pd), ha chiesto qualche giorno in più per approfondire i temi della riperimetrazione e degli accorpamenti delle aree naturali. Rimangono ora, sul tavolo del confronto politico i dubbi di alcuni sindaci e rappresentanti di enti già esistenti. Quali saranno gli Enti da accorpare? Come saranno ridefiniti i confini? Quale sarà il ruolo dei Comuni, soprattutto quelli confinanti con altre Regioni? I costi, come verranno ridistribuiti? Il “sentiero” del Parco dei Monti della Tolfa è già in salita e scivoloso? Alla politica il ruolo di sherpa, tra i monti e gli insediamenti più attrattivi del Litorale laziale.