Pasqua con chi vuoi. Ma non con i rifiuti in strada

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi. Il celebre motto che inviterebbe a trascorrere in libertà e senza troppi vincoli le ferie pasquali, va sempre di moda. Ma forse è stato frainteso. Infatti, per quanto avvenuto a Roma, potrebbe essere facilmente tradotto in un meno accattivante ‘Pasqua con i rifiuti’. Drammatica la situazione in molti quartieri, con cassonetti strapieni e niente passaggi degli operatori dell’Ama. Indifferenziato, plastica e carta letteralmente scoppiano. In periferia come al centro, vista – per fortuna- la prima vera ripresa del turismo dall’inizio dell’epidemia. E il Piano Roma pulita, lanciato con grande clamore dal neo sindaco Gualtieri, sembra ancora fermo ai box. Tra impianti chiusi, contenziosi giudiziari e siti indisponibili infatti, la Capitale rischia di nuovo l’emergenza rifiuti. E se la Regione non si sbrigherà a produrre un nuovo Piano, con l’arrivo dell’estate saranno dolori. Non solo per la puzza, ma anche per le tasche dei cittadini. Che a fronte di continui disservizi, pagano la Tari più alta d’Italia.

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Rifiuti ovunque, da Spinaceto al Centro storico

“C’è immondizia ovunque, lo sappiamo – commenta un residente di Spinaceto –. Nel giorno di Pasqua il mio invito è cercare la Bellezza, perché ce n’è tanta ovunque”, ironizza.

“Vedo che anche con i cassonetti funziona benissimo, a Vitinia c’è la raccolta porta a porta. Peccato che facciano come vogliono e due giorni a settimana non vengano proprio. Ti fanno passare la voglia di essere civile”, risponde un altro cittadino. Ma la situazione è pressoché identica in Municipio V, e anche al I Centro Storico. Con i sacchetti che si accumulano negli androni dei residenti. E i ristoratori costretti ad ammassare gli scarti in attesa del passaggio del servizio di raccolta.

L’aiuto di Rida Ambiente e il contenzioso di Malagrotta

Il problema è sempre lo stesso. Mancanza di impianti, assenza di scelte strategiche e dipendenza dal privato. Infatti, Ama può contare solo sullo stabilimento di Rocca Cencia. Che però funziona al di sotto della sua capacità, con i comitati di quartiere sul piede di guerra. Andato a fuoco il TMB Salario, chiusa Malagrotta, sotto sequestro Albano, le soluzioni sono davvero al lumicino. Una mano la sta dando Rida Ambiente, la società di trattamento di Aprilia nel sud pontino. Con un accordo con Roma Capitale per 150 tonnellate al giorno di conferimento di rifiuti urbani. Il resto va fuori regione, con costi altissimi. O trattato nei due inceneritori ancora attivi a Malagrotta.

Anche qui però, non sono rose e fiori. Infatti, è stato nominato un commissario straordinario per provvedere alla bonifica del sito. E la proprietà Giovi (gruppo Cerroni ndr) ha fatto ricorso. Sostenendo di essere in grado di provvedere da sola al capping e alla messa in sicurezza dell’area. Insomma, giunta che vai, spazzatura che trovi. E l’estate si avvicina.

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