Alla Patria ci pensa Zingaretti. Ma non gli crede nessuno

Patria zingaretti

La Patria la difende Nicola Zingaretti. Avanti marsch. L’anatema dell’ex governatore del Lazio contro la riforma dell’autonomia differenziata – che pure invocò nel 2018 con una delibera della sua giunta regionale – fa sorridere. E indignare.

Perché suona un po’ ridicolo, in quanto non c’è alcun attacco alla Patria che certo non aspetterebbe Zingaretti per la propria difesa. E poi, a nome di chi parla, di un Pd imbalsamato che ormai pensa sempre più ad altro, ad esempio agli anarchici?

La Patria difesa da Zingaretti. Ridono tutti

No, no, Nicola si plachi, anche perché non gli crede nessuno a quel tweet incredibile: “E meno male che si chiamano Fratelli d’Italia! La Patria la distruggono, non la difendono. Tocca a noi difendere il nostro Paese”. Ce l’ha con la Meloni perché ha detto sì a Salvini sulla riforma. Non si era accorto che lo avevano scritto anche nel programma elettorale che ha steso al suolo il suo partito.

E se Zingaretti avrà voglia, vada a leggere i commenti alla sua uscita. Su twitter non ci sono esattamente complimenti. È clamoroso.

“Il Pd che difende il paese. Niente da aggiungere, fa già ridere così”.

Si è visto come l’avete difeso…si vede che pensate più a un criminale come #cospito e non agli italiani perbene…fortunatamente quando c’è da scegliere, i cittadini vi mandano a quel paese!

Sui social lo fanno a pezzi per la sua uscita

Tostissima la replica di Federica Nobilio:Disse quello che ha ridotto in pezzi il Lazio: la Regione con l’Irpef più alta d’Italia, oppure quello degli 11 milioni di euro di mascherine scomparse o ancora quello di concorsopoli?”.

Poi, tocca – tra i tantissimi commenti che sotterrano Zingaretti sui social – a Paolo Pirovano:Ma non dica scempiaggini. Avete svenduto l’Italia all’Europa ed ora non sapete più che pesci pigliare. Per rimanere a galla fate sponda con i grillini, il che è tutto dire. Quello con i Cinquestelle è un abbraccio che vi porterà sempre più indietro.

Lascia stare, Nico’. La Patria non ti chiama.