Pd diviso in Terzo Municipio tra sostegno alle forze dell’ordine e la deriva estremista contro di loro
“Partito Democratico in confusione anche in Terzo Municipio a Roma”. Lo dicono in un comunicato Fabrizio Ghera capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio, Gianni Ottaviano dirigente Fdi Roma, Serena Troiani, Fabrizio Bevilacqua consiglieri III Municipio. “Mentre nel territorio imperversano le baby gang che minacciano la sicurezza collettiva con risse e scorribande, i consiglieri Dem bloccano l’attività del consiglio. Già praticamente azzerata da tempo a causa delle faide interne al loro partito e dai contrasti con le altre forze della coalizione.
Stop ai lavori dell’assemblea in Terzo Municipio
L’ennesimo stop ai lavori d’Aula è stato causato dalla mozione a firma dei consiglieri Pd, relativa ai disordini verificatisi giorni fa all’università La Sapienza, divisiva e a forti tinte ideologiche, giustamente non sottoscritta da altri capi gruppo di maggioranza, e quindi arenatasi per mancanza del numero legale. L’atto, non proprio attinente a quella che dovrebbe essere l’attività di un Municipio, oltre a esprimere solidarietà solo ai Collettivi e non ad Azione Universitaria, sconfessavano di fatto le dichiarazioni del segretario romano Dem Casu. E chiedevano al sindaco Gualtieri di farsi promotore presso il Governo nazionale dell’istituzione di un codice alfanumerico identificativo. Che sia ben visibile sulle uniformi degli agenti impegnati in attività di ordine pubblico.
FdI: ignorate le esigenze del territorio del Terzo Municipio
In pratica – proseguono i consiglieri – la solita deriva estremista della sinistra italiana che da un lato sollecita l’impegno delle Forze dell’Ordine, dall’altro ne chiede l’identificazione. Come a presupporre una loro ipotetica potenziale colpevolezza già nell’essere presenti. Ora sarebbe opportuno che il presidente Marchionne eviti di far presentare di nuovo la mozione. E prenda coscienza che la sua maggioranza sta andando in frantumi. Perché non governa se stessa e non riesce a recepire le reali esigenze del territorio. Per accontentare l’ala più estrema della coalizione, con l’atto inutile della solidarietà espressa agli studenti feriti alla Sapienza, hanno omesso di presentarne uno più appropriato e condivisibile nei confronti dei due ragazzi aggrediti da una baby gang davanti al centro commerciale Porta di Roma”.