Dite al Pd che a Ostia (Roma, Italia) c’è un problema di legalità
Il bello è che ogni giorno il Pd straparla di legalità. E quando un giornale individua qualcosa di strano arrivano gli annunci di querele.
A Ostia – dove il tema della legalità brucia particolarmente ad un Pd che da quelle parti è sempre in difficoltà – è uscita fuori la storia di una sede politica in un locale dei Fasciani. Per chi non lo sa si tratta di un clan malavitoso abbastanza attivo sul litorale.
Se il Pd straparla di legalità
Ebbene, ieri Repubblica – e quindi non un pericoloso giornale di destra – ha informato i suoi lettori sulla sede del comitato nel X Municipio presa in affitto dal Pd per la rincorsa di Gualtieri al Campidoglio e di Mario Falconi alla poltrona di minisindaco.
Pare che fosse in un locale intestato sia a due persone decedute da più di 30 anni che a un’immobiliare gestita dai familiari di Vittorio e Paolo Proteo, commercialisti arrestati nell’ambito di Mafia Capitale e riconducibili proprio al clan Fasciani.
I dettagli sono clamorosi, di qui le minacce di azioni giudiziarie. Nei giorni scorsi Repubblica aveva messo in mezzo anche il sindaco Gualtieri, sempre ad Ostia. Per una foto – probabilmente a sua insaputa – con un personaggio sospetto del luogo.
Ma il sindaco non dice nulla?
Può darsi che sia tutto falso, come si affanna a sostenere sulle agenzie il segretario locale dei dem. Ma il silenzio del sindaco è eloquente. Che cosa sa Gualtieri di quello che sta combinando il Pd ad Ostia?
Non è il primo episodio su cui si concentra attenzione sicuramente non positiva verso i dem del Lido. E questo dovrebbe far preoccupare il sindaco della città, proprio perché non possono esserci nuove ombre sull’operato dell’amministrazione del territorio.
Il fatto che Gualtieri resti muto è abbastanza indicativo: vuol dire che prima di parlare vuole essere certo di non sbagliare? E quale migliore prova c’è dei dubbi che circolano sui movimento del suo partito ad Ostia?