Per servire Bonafede, Carboni censura Giletti

Carboni Giletti

Tra Carboni e Giletti (entrambi nella foto sopra) non c’è partita quanto a informazione da servizio pubblico. E ci chiediamo: il Tg1 pensa di cavarsela così sul caso Bonafede?

A Viale Mazzini monta l’insofferenza nei confronti del direttore Carboni. La censura del clamoroso scontro tra il guardasigilli e il magistrato Di Matteo nell’edizione di oggi alle 13,30 non è passata inosservata. Soprattutto perché in mattinata mezza Italia – i social lo testimoniano – parlava della trasmissione di ieri sera da Giletti.

A “Non è l’Arena” è andato in scena uno scontro durissimo e il Tg1 lo ha ignorato. L’amministratore delegato Salini ha chiamato Carboni, gli ha ricordato i doveri del direttore del primo telegiornale italiano e questa sera ha dovuto confezionare un servizio ad hoc. Le accuse di Di Matteo. L’ennesimo pastone politico. E la chiusura affidata al ministro che si difende. Solita noia.

Carboni contro Giletti solo per servire Bonafede

La realtà è che il Tg1 perde l’occasione di stare sul pezzo in maniera più originale. Non ci sarebbe stata male un’intervista all’autore del colpaccio giornalistico, Giletti appunto. Soprattutto dopo una giornata in cui dal fronte pentastellato sono piovuti insulti di ogni genere sul giornalista di La7.

Ma non si può disturbare il manovratore al Tg1 e Carboni per restare al suo posto deve solo raccogliere gli ordini di Rocco Casalino. Ci saremmo aspettati almeno una battuta sospirata al microfono dal premier Conte. Nulla. O una richiesta agli uffici del Quirinale per sapere se fosse in vista una convocazione del Csm vista la rilevanza istituzionale dei due protagonisti dello scontro. Oppure un’intervista in ginocchio allo straordinariamente silente Nicola Morra, presidente della commissione antimafia e fustigatore dei costumi altrui.

Il grazie della Meloni al giornalista di Non è l’Arena

Nulla di tutto questo al servizio pubblico radiotelevisivo. Neanche una parola sul luogo dove il conflitto istituzionale è avvenuto, ne’ sullo stesso Giletti. Eppure sarebbe bastato comportarsi come ha fatto Giorgia Meloni. Che non ha avuto bisogno di ricevere imbeccate per vergare un tweet dedicato solo ad un giornalista con i fiocchi: “Attacchi e insulti a Massimo Giletti dopo la trasmissione Non è l’Arena di ieri sera, il tutto per aver semplicemente svolto con professionalità il suo lavoro da conduttore e giornalista.
Forza Massimo, gli insulti e gli attacchi gratuiti non ti fermeranno”.

Carboni, le comprendi queste parole?