Perché le spiagge non riaprono? L’ombra di interessi stranieri (video)

spiagge del lazio

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Spiagge aperte o chiuse? E quando? Intanto in un video, che proponiamo della pagina facebook Agtw, si vedono i balneari che faticosamente mettono gli ombrelloni e i lettini alle giuste distanze. Ci sono le ruspe che cercano disperatamente di allungare le spiagge. E tutto questo a spese dei balneari, degli stabilimenti. Non solo. I gestori dovranno anche provvedere alle continue sanificazioni di tutti i locali, e al gel e quant’altro. I clienti probabilmente saranno la metà, forse anche meno. Lo stesso discorso vale per i bar e i ristoranti degli stabilimenti stessi. Dovremo logicamente aspettarci un significativo rincaro dei prezzi.

Regole ancora incerte per le spiagge

Solo due giorni fa, i balneari si sono fatti sentire. Anche loro in ginocchio come moltissime altre categorie. Sulla riapertura degli stabilimenti, “stiamo mettendo tutto il nostro impegno, solo che stiamo incontrando difficoltà perché è dal 3 marzo che chiediamo incontri a governo e task force ma non abbiamo avuto alcun riscontro. Non sapere come ripartire crea una situazione di incertezza per le imprese su come devono essere preparate alle luce di queste nuove misure che devono essere adottate”. Così Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari.

I balneari: al momento stiamo lavorando al buio

“Quando abbiamo capito quale futuro ci trovavamo a dover affrontare abbiamo subito fatto richiesta di un incontro per poter capire come organizzare la stagione. L’unica interlocuzione l’abbiamo avuta con il dottor Borrelli della Protezione civile che si è fatto carico di portare la nostra richiesta di incontro all’attenzione del governo, ma al momento è rimasta lettera morta. Noi al momento stiamo lavorando al buio per la riapertura”. La stagione, sottolinea Licordari, “dovrebbe essere già iniziata il 1 maggio. Le prenotazioni che abbiamo avuto sono tutte bloccate, la clientela ci chiama preoccupata per sapere quando ripartiremo, ma ad oggi è tutto sospeso come lo siamo anche noi”.

Plexiglass e capannine? “Tutte ipotesi per il momento campate per aria, oggetto solo di attenzione giornalistica. Gli unici vicini agli imprenditori in questo momento sono le Regioni che stanno legiferando con ordinanze per dare agli imprenditori la possibilità di fare qualcosa. Stiamo vivendo una confusione normativa totale”. Quanto all’estensione delle concessioni, spiega Licordari, “lo Stato deve emanare un provvedimento che stimoli gli enti locali ad estenderle.

“Non vorremmo che ci fossero interessi stranieri…”

Il ministro Franceschini ha annunciato che nel dl maggio ci sarà una norma che farà approvare una norma. Abbiamo già una legge dello Stato che prevede l’estensione delle concessioni, ma per poterla approvare si sono inventati un’altra norma”. “Sono dieci anni che stiamo combattendo con situazioni assurde. Ci viene da pensare che ci siano interessi loschi superiori che vogliano impossessarsi dei litorali. Ora vediamo che ci sono interessi tedeschi e olandesi a mettere mano su ogni cosa e non vorremmo che riguardi anche le spiagge” conclude il presidente di Assobalneari.

Da Zingaretti solo vuote rassicurazioni

Zingaretti da parte sua non sa che pesci prendere, e si limita a dare solo vaghe rassicurazioni. “Con i balneari abbiamo avuto un incontro molto positivo. C’è un immenso senso di responsabilità. Stiamo studiando misure di modifiche della stagione che garantiranno la riapertura degli stabilimenti balneari in piena sicurezza. La data dipende dall’incrocio dei risultati delle curve epidemiologiche e delle decisioni del Governo. Da parte mia non escludo nulla, ma non si può prescindere dai dati delle curve epidemiologiche”.