Perde il padre per il Covid e rischia la madre per la Raggi

Rischia

Ancora degrado nella città di Roma, stavolta nel cuore del secondo Municipio della capitale. A denunciarlo è Paolo Fua’, manager romano esperto nel settore sanitario. Che recentemente è balzato alle cronache anche per un’altra vicenda personale, legata invece al famigerato coronavirus. Fua’ era ritornato l’8 marzo dalla settimana bianca e il dieci si era sentito poco bene, con tosse e febbre. Ovviamente da bravo cittadino aveva subito chiamato il numero dedicato all’emergenza covid 19, ma gli era stato risposto che probabilmente si trattava solo di un’influenza. E che con sintomi così lievi i tamponi non si facevano. Una settimana dopo però il papà del manager si è sentito male. Ricoverato d’urgenza e trovato positivo al covid dopo poco è deceduto. A questo punto la richiesta di tampone è stata accettata, ma solo per due componenti del nucleo familiare. Lo stesso Paolo Fua’ e la madre. Lui positivo, la signora negativa. Così è scattata la quarantena. Alla fine della quale altri tamponi, ma sempre e solo per madre e figlio. Gli altri liberi di uscire nuovamente di casa. Lo abbiamo ricordato perché adesso la signora Fua’ dopo aver perso il marito è anche caduta. Per ben due volte. Inciampando sulle radici di un oleandro a via Tripoli, vicino casa. Albero non potato, ovviamente. Che ha reso insicuro il marciapiede, specie per le persone più anziane. Come a dire, dove non è arrivato il covid è arrivata l’amministrazione Raggi a rendere invivibile la nostra amata capitale. E rischia soprattutto chi è più fragile.

Altro che smart city, chi è anziano a Roma rischia. A via Tripoli cade per due volte una signora sulle radici dell’albero

Chi è anziano a Roma rischia, anche andando in giro a piedi. E purtroppo il periodo del lockdown non è stato utilizzato al meglio. Almeno per garantire un minimo ripristino del decoro urbano. Ripulire strade e parchi pubblici. Mettere in sicurezza i marciapiedi. Garantire una illuminazione degna di una città europea. Al centro come in periferia. Lo hanno denunciato a chiare lettere associazioni e comitati di quartiere, e adesso è la volta del sito #romasmartcity. Un gruppo apolitico presente su Facebook, come loro stessi si autodefiniscono. Che punta dritto al rilancio e alla modernizzazione della capitale. Partendo proprio dai problemi di sempre. Pulizia, decoro urbano, infrastrutture, sicurezza e mobilità. Con un occhio all’ambiente e alle nuove tecnologie. Di questo gruppo fa parte anche Paolo Fua’, che ha voluto raccontare la vicenda di sua mamma. L’anziana signora che è caduta ben due volte sulle radici sporgenti di un platano non potato all’altezza di via Tripoli. La donna si è dovuta chinare per passare sotto alle fronde del platano, che tra l’altro oscurano completamente anche l’illuminazione stradale. Ed è finita per terra, facendosi male. Dopo aver perso il marito per il covid, e forse per un ritardo nell’effettuazione del tampone è una punizione che certo l’anziana signora non meritava. Si rischia anche a camminare per strada. Ed è inaccettabile.

In questo dobbiamo proprio dire che la sindaca Raggi è stata democratica, perché le periferie sono abbandonate tanto quanto il centro storico. Se il servizio giardini non è troppo impegnato, intanto una potatina al platano di via Tripoli si potrebbe comunque anche dare. In attesa che l’AMA ci riconsegni una città più curata e vivibile. O che i Romani scelgano tra meno di un anno di pensarci da soli. Tramite il libero esercizio del loro voto.

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