Perdono il cane a S. Cesareo, ritrovato dopo due anni a Cisterna di Latina: lacrime e commozione per Ares (FOTO)

Ares, smarrito a S. Cesareo a ritrovato a Cisterna di Latina
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È una storia da film a lieto fine, quella che vede protagonista Ares, un bulldog americano sparito dalla sua abitazione, a San Cesareo – un paesino di poco più di 16 mila abitanti tra Monte Compatri e Zagarolo – due anni fa. E apparso in questi giorni per le strade di Cisterna di Latina, a 36 chilometri di distanza.

Portato in canile

Il cane, tre anni di età, è stato visto vagare in via Nettuno a Cisterna. E portato in canile. Ma una volontaria, Patrizia Turco, accorgendosi che aveva al collo una medaglietta scolorita, decide di fare un post da pubblicare su Facebook, nel gruppo “ANIMALI SMARRITI A CISTERNA DI LATINA (Dedicato a Gianni Mastrantoni)”.

Mostra le foto del cane, chiedendo se qualcuno lo riconosce. È tenuto bene, sembra impossibile che sia stato abbandonato. Forse, si ipotizza, è scappato. Ma da pochi giorni, visto che è ben nutrito e in buono stato. Ma subito qualcuno posta un commento, dicendo che, due anni fa, qualcuno un cane identico a quello lo stava cercando, ma a San Cesareo. Certo, lontano da Cisterna, ma i due cani sono proprio uguali e il nome inciso sulla medaglietta dell’animale trovato in provincia di Latina è lo stesso di quello smarrito due anni prima: Ares.

La ricerca del proprietario

Si scopre, nel frattempo, che il cane era già stato avvistato in via Roma, sempre a Cisterna nei giorni precedenti, ma poi era sparito. Poi era ricomparso lunedì pomeriggio in via Nettuno, giorno in cui era stato portato in canile. Ma nessuno, in zona, lo aveva mai cercato. Quindi l’unica speranza era provare a contattare i recapiti del vecchio annuncio.

“Ho contattato subito il numero di telefono lasciato sotto il post – spiega Patrizia – e ho parlato con un ragazzo, incredulo e scettico che quello ritrovato potesse essere il suo cane. Una reazione comprensibile per la lontananza, ma anche per sfuggire all’ennesima delusione”.

Il mancato confronto e gli equivoci

“Ho mandato al ragazzo le foto del cane, aprendo una speranza. Ma lui mi dice di non poter venire a fare un confronto in canile perché fuori per lavoro. In più, spiega, ha appena avuto una bimba e anche la compagna è impossibilitata”, racconta Patrizia. “Mi cadono le braccia e inizio a pensare che l’unica soluzione di salvezza per Ares sia trovargli un’adozione”.

Su Facebook, intanto, fioccano prima i messaggi di felicità perché sembra che sia stato ritrovato il padrone. Poi gli insulti perché si intuisce che il padrone non vuole avere nulla a che fare con il cane. I messaggi si accavallano, non si capisce più che fine abbia fatto cane.

Il lieto fine

Intanto Patrizia continua a mandare foto di Ares in canile al ragazzo, anche del particolare della medaglietta, che un tempo era celeste. E proprio la medaglietta compie il “miracolo”.

“Questa mattina – racconta emozionata la volontaria – mi contatta il Canile Galileo Galilei di Latina e mi dice che una signora sta cercando disperatamente di mettersi in contatto con me. Stava venendo in canile per vedere Ares. Era la mamma del proprietario del cane, ed era davvero quello smarrito nel 2022. Dopo un po’ mi ha chiamata emozionata, dicendomi: ‘Lo sto riportando a casa’. Ho avuto i brividi sulla pelle ed è stato impossibile contenere le lacrime“.

La reazione di Ares

Quando la donna e il marito sono arrivati in canile, Ares era molto spaventato e inizialmente ha ringhiato. Poi si è avvicinato all’uomo per annusarlo. Ed è stata un’esplosione incontenibile di leccate e baci. Emozione per tutti, con le lacrime che si mischiavano ai sorrisi.

E quello che ha notato per prima cosa la donna è stata proprio la medaglietta celeste, che lei stessa aveva comprato ad Ares. Ormai scolorita, ma indispensabile per ritrovarsi: perché non era scolorito il ricordo che Ares aveva della sua famiglia.