Piero Angela: martedì la camera ardente in Campidoglio. “Si sentiva un po’ romano”

Piero Angela

La camera ardente di Piero Angela – divulgatore scientifico, giornalista e scrittore – sarà allestita martedì 16 agosto dalle 11.30 alle 19.00 presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio (ingresso dal Portico del Vignola). L’assessore alla Cultura Miguel Gotor, che presenzierà alla cerimonia, accoglierà il feretro alle 10.30. La sala della Protomoteca sarà aperta al pubblico dalle 11.30 alle 19.

Un romano d’adozione


Aveva scelto la Capitale per vivere e la casa di via Cortina d’Ampezzo era il suo buen retiro. Era nato a Torino, che egli stesso diceva “sta più a nord della Norvegia”, ma Roma gli dava qualcosa in più.
Come scrive Vignaclarablog, “quando Piero Angela parlava della Roma di oggi tornava indietro nel tempo, alla città di re e imperatori, sottolineando sempre quanto stesse avanti la città. Che ai tempi di Traiano aveva un milione di abitanti, e che un milione di abitanti in passato li ha avuto solo Londra nell’Ottocento”.

“Significa – diceva – che era una città organizzata e moderna”. Amava le musiche di Armando Trovajoli e la pasta alla checca, e dimostrava ogni volta di amare la città come neanche molti romani sono capaci”.

Piero Angela su Roma più sporca che nella città dell’India

“Ho scelto questa zona perché era vicina alla Rai. Grazie alla Galleria Giovanni XXIII è una volata. A Roma si vive molto bene, mi piacciono i romani, qui c’è il calore anche nel cielo. E poi i romani sono simpatici, accoglienti. La città però è caotica e sporca. Penso che sia incomprensibile. Nel sud dell’India non era così sporca come Roma. Se tu trovi delle strade, anche in periferia, c’è una strisciata di rifiuti. Ho sempre pensato che queste cose si correggono con delle multe fortissime, con vigili in borghese che danno delle multe. Una bella città come Roma deve dare una svolta”.