Pietralata, la Raggi annuncia il via alla riqualificazione. Per la terza volta

Nella sua rubrica social ‘il sindaco risponde’, la Raggi ha annunciato che a settembre dovrebbero partire gli interventi di riqualificazione urbana che interessano Pietralata. Periferia nella zona est di Roma, sulla quale già da dieci anni l’amministrazione aveva individuato quello che in termini tecnici si definisce Print. Un piano di recupero insomma, finanziato dai privati grazie agli oneri concessori. Che in questo caso sfiorano i 60 milioni di euro. Il Print di Pietralata era stato varato nel 2011, durante la giunta di centrodestra guidata dal sindaco Alemanno. E prevedeva 36 opere, su una superficie di circa 100 mila metri quadrati. Si sarebbero dovuti realizzare una pista ciclabile, un teatro pubblico, un centro anziani, un asilo nido, strutture direzionali e molto altro ancora. Oltre alla riqualificazione e alla implementazione del verde pubblico.

Ma poi le cose sono andate per le lunghe. Anche perché non è stato facile mettere attorno a un tavolo il Comune di Roma e le imprese interessate. Nonostante la grande attenzione che l’Acer (associazione dei costruttori ndr) ha sempre dimostrato verso il progetto. Poi in epoca più recente è stata la Raggi a riprendere le fila del discorso. Con un annuncio nel 2017, e un altro a settembre del 2019. Che sembrava essere quello definitivo. Entro il 2020 partiranno i lavori, aveva annunciato la prima cittadina. Ma evidentemente non è stato così.

Il Print di Pietralata, oltre 50 milioni dei privati per il rilancio della zona. Ma ancora è tutto fermo

Dieci anni fa il Print di Pietralata prevedeva 36 interventi di riqualificazione spalmati per circa 100 mila metri quadrati. Poi nel 2017 la Raggi aveva annunciato 33 opere. Pronte a partire. Mentre a settembre 2019 i progetti che avrebbero dovuto prendere il via nel 2020 erano 29. In questo caso, anche l’Acer con il presidente Rebecchini aveva espresso soddisfazione per il rilancio del Print. Confermando di fatto gli investimenti privati, con una cifra simile a quella iniziale e superiore  a 50 milioni. Poi però a quell’ennesimo annuncio non è seguito nulla. E adesso è la stessa Raggi a rilanciare. Per l’ennesima volta (l’ultima?) sui social.

“ Il Print di Pietralata è un progetto complesso che è stato fermo tanti anni. Si tratta di un recupero urbanistico con alcune particolarità. È stato concordato dall’Amministrazione con tanti soggetti privati. Questo ha bloccato per tanto tempo le operazioni a causa proprio del mancato accordo tra privati. Ma abbiamo rimesso tutti attorno ad un tavolo e avviato 9 conferenze dei servizi per 9 interventi. Riguardanti in particolare opere stradali, aree verdi e parcheggi. Tutte opere pubbliche a saldo zero per il Comune. Entro luglio saranno sottoscritte le convenzioni con i privati. A settembre dovrebbero partire i lavori”. Così la sindaca, ma a nessuno sfuggirà come a differenza degli altri annunci, questo chiuda con un bel condizionale. A settembre dovrebbero partire i lavori, si legge nel comunicato. Sarà davvero così, o assisteremo a un ennesimo taglio di nastro proprio in apertura della campagna elettorale?

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