Pineta di Ostia abbandonata caso nazionale: Campidoglio muto, ma il Tribunale convoca anche il Governo

Da sinistra, il sindaco di Roma Gualtieri, la Pineta di Ostia - castel Fusano e il Ministro dell'Ambiente del Governo Meloni Frattin
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Pineta di Ostia abbandonata caso nazionale: Campidoglio muto, ma il Tribunale convoca anche il Governo Meloni. Ostia, lo stato di abbandono della Pineta di Castel Fusano ad Ostia-Lido, l’immenso polmone verde e patrimonio naturale della Capitale e dell’intero litorale laziale, è ormai al centro di una complessa ‘guerra‘ amministrativa che ha assunto rilievo nazionale e che sta travolgendo non solo il Campidoglio, ma anche il Governo, per il tramite del Ministero dell’Ambiente ora nelle mani del ministro Frattin.

La pineta di Ostia totalmente abbandonata diventa un caso nazionale

L’accusa principale è rivolta al presunto silenzio di Roma Capitale, che non avrebbe risposto alle richieste di intervento straordinario per la salvaguardia dell’area verde. Malgrado l’evidente stato di abbandono e il rischio crescente per l’ecosistema e di sicurezza per i cittadini che la frequentano. Specie a seguito dei drammatici incendi estivi che hanno devastato la riserva, ma anche delle malattie che stanno letteralmente ‘divorando‘ gli alberi senza che nessuno provveda a tutelare piante e incolumità dei cittadini. Una vicenda di cui ci eravamo occupati già a giugno scorso. Ebbene, nei giorni scorsi si è tenuta l’attesa prima udienza giudiziaria: il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Lazio ha deciso di coinvolgere nella vicenda anche il Governo, attraverso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, guidato dal Ministro Frattin, e convocato le parti – incluso il Campidoglio – alla prossima udienza in programma per il 26 febbraio 2025.

Da Ostia al Campidoglio, passando per Meloni e Frattin

Il caso nasce dalla denuncia di alcune società, titolari di concessioni nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, che avevano richiesto al Comune di Roma l’autorizzazione per interventi urgenti di manutenzione e risanamento fitosanitario. L’obiettivo era quello di abbattere alberi ormai morti o malati e di avviare un piano di recupero per preservare l’equilibrio ecologico della Pineta di Castel Fusano, già messa a dura prova da incendi e degrado.

Campidoglio zitto e muto sulla pineta di Ostia?

Di fronte all’inerzia del Campidoglio, i richiedenti si sono rivolti al TAR, sostenendo che i ritardi burocratici abbiano reso ancora più critica la situazione, aggravando i danni ambientali e compromettendo la sicurezza dell’area. Il Tribunale, dopo aver esaminato la documentazione, ha rilevato la necessità di integrare il procedimento, chiamando direttamente in causa il Ministero dell’Ambiente. Questo organo, infatti, tramite la Commissione di riserva, è responsabile di esprimere il parere tecnico obbligatorio per l’approvazione degli interventi richiesti.

Il Tribunale convoca anche il Governo

Con un’ordinanza pubblicata il 20 novembre 2024, il Tar ha imposto alle società ricorrenti di notificare l’integrazione del contraddittorio entro 30 giorni e di depositare la relativa documentazione entro ulteriori 15 giorni. La nuova udienza è stata fissata per l’appunto per il 26 febbraio 2025. Questa decisione rappresenta un passo cruciale per sbloccare la situazione, dando finalmente avvio a una valutazione tecnica e politica del problema.

La Pineta di Castel Fusano, che fa parte di una riserva naturale statale, è un ecosistema di rilevanza nazionale, con un’importanza ecologica, storica e paesaggistica. Tuttavia, negli ultimi anni, è diventata emblema di cattiva gestione e abbandono, aggravato dalla mancanza di interventi puntuali. Il degrado progressivo della vegetazione, la proliferazione di alberi malati e morti e l’aumento del rischio di incendi hanno reso indispensabile un’azione immediata.

Il Tribunale ha in mano il destino della Pineta di Ostia

Il coinvolgimento diretto del Ministero dell’Ambiente eleva il caso a una dimensione istituzionale più ampia, mettendo in evidenza le difficoltà di coordinamento tra enti locali e centrali nella gestione delle aree protette.

Il prossimo appuntamento in aula sarà decisivo per il futuro della Pineta, ma la vicenda ha già sollevato un importante dibattito pubblico. Il rischio concreto è che, senza un intervento tempestivo, si perda un patrimonio naturale unico, simbolo del litorale romano. La questione della Pineta di Castel Fusano è ormai un caso emblematico della necessità di azioni rapide e coordinate per proteggere le riserve naturali italiane, spesso lasciate in balia di ritardi amministrativi e burocrazia.

La pineta di Ostia Lido vista dall’alto, foto Google Maps