Pini di Castelfusano sotto attacco dalla «Toumeyella parcornis», l’allarme di Ecoitaliasolidale 

parco di Castel Fusano
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Pini di Castelfusano sotto attacco dalla «Toumeyella parcornis», la Cocciniglia Tartaruga  che sta uccidendo gran parte delle alberature della Capitale. A lanciare l’allarme EcoItaliasolidale, intenti a proteggere il prezioso patrimonio arboreo, simbolo della città. «Nel X Municipio l’attacco del parassita è stato devastante, colpiti decine di migliaia di pini – denunciano dall’associazione – Decimata anche la tenuta presidenziale. Siamo preoccupati perchè non si stanno predisponendo interventi per salvare i pini, la situazione è già di emergenza, i danni potenziali sono incalcolabili».

Cocciniglia diffusa in tutte le alberature della città

Rispetto al 2018 quando a Roma vi erano solamente alcune tracce della cocciniglia ora è diffusa in tutte le alberature della città proprio a causa della mancanza di adeguati trattamenti fitoterapici. Un disastro ambientale senza precedenti sul quale dovevano e potevano essere adottate misure obbligatorie e urgenti. Una situazione che ad oggi sembra non trovare una soluzione, nonostante a livello sperimentale la lotta era possibile mediante lavaggi in pressione in quota della chioma abbinati a trattamenti insetticidi, oppure, in alternativa con interventi endoterapici.

Pineta di Castel Fusano e storia

La storica Pineta di Castel Fusano, area protetta istituita nel 1980 dalla Regione Lazio, che dal 1996 fa parte della Riserva Naturale Litorale romano, copre un territorio di 916 ettari, la più ampia area verde della Capitale. Ampi ettari con le principali alberature di pinus pinea danneggiate dal fuoco, sino a quello del 17 Luglio 2017, quando un ulteriore fuoco doloso ha bruciato 100 ettari della pineta nella zona a ridosso di Via Cristoforo Colombo e Via del Lido di Castel Porziano.

Centinaia di pini morti per la Tumeyella

Non da ultimo l’allarme lanciato dal Coordinamento Regionale di protezione civile e dalle associazioni ambientaliste che evidenziano le centinaia di pini morti per la Tumeyella tagliati negli ultimi mesi dal Comune. Il sottobosco della pineta è secco e da svariati mesi è occupato da cataste di tronchi e rami mai rimossi nelle vaste aree di Castelfusano creando cumuli pronti a prendere fuoco. Sono a rischio anche le aree più urbanizzate della pineta, come Procolo e Acqua Rossa nonché l’area tra Infernetto ed il mare.

Monitoraggio sulla pineta

Ecoitaliasolidale, –  dichiarano in una nota il Presidente, Piergiorgio Benvenuti, il Vice Presidente, Fabio  Rosati ed il coordinatore per il X’ Municipio e per il Litorale romano, Gaetano Di Staso –  sta monitorando la pineta: è molto importante il contributo di tutti, anche dei cittadini, in questa fase di caldo eccessivo e siccità con alberi e sottobosco secchi che potrebbero prendere fuoco facilmente creando una tragedia ambientale e paesaggistica completa.

Il pericoloso parassita

Ulteriore e non ultimo problema è rappresentato dalla presenza del pericoloso parassita, Tumeyella Parvicornus, la cocciniglia tartaruga, una presenza iniziata dal 2018 quando vi erano solamente una limitata presenza tra Mostacciano e la Laurentina, mentre oggi, grazie alla mancanza di adeguati trattamenti fitoterapici interessa l’80% dei Pinus pinea della Capitale, circa 120mila esemplari, mettendo a rischio, ben un terzo del totale delle alberature presenti a Roma”. Anni ed anni senza adeguate soluzioni -concludono gli esponenti di Ecoitaliasolidale– anche per il polmone verde più vasto della Capitale anche da parte dell’attuale amministrazione che a parole ha promesso attenzione per l’ambiente ma che nei fatti sino ad oggi ha fatto poco o nulla.