Pionati avverte Foa: “Non doveva intervistare il no vax Citro, ci saranno conseguenze”

“C’è stato un errore, noi abbiamo preso le distanze, siamo intervenuti e ora c’è un monitoraggio continuo. Foa ha capito che certe cose non le può più fare, altrimenti ci saranno conseguenze”. Così Francesco Pionati direttore del Giornale Radio Rai e di Radio1, in un’intervista ‘Repubblica’ torna sulle polemiche generate dall’intervista al medico no-vax nel programma di Marcello FoaGiù la maschera’. “È evidente che qualcosa non ha funzionato, ma garantisco che non si ripeterà”, assicura Pionati.

“Il dibattito tra Pro-Vax e chi, pur essendo favorevole al vaccino, nutre qualche perplessità — d’altronde è la prima volta che si usano sieri a mRna — va fatto sempre fra esperti di alto e pari livello. Non si può chiamare un medico folle e dargli diritto di parola”, dice il direttore. “Dipendono da questo – aggiunge – la reazione dell’azienda e mia, la puntata riparatoria, la vigilanza che ci sarà sul programma”.

“Il pluralismo non è libertà di insulto né aprire bocca e dargli fiato. Al di là dell’ospite discutibile, l’errore è stato indicare i fautori dei vaccini come criminali che vogliono il male delle persone. Intollerabile. Che in tutto il mondo si stiano approfondendo gli effetti del vaccino è un fatto, ma il confronto si fa tra scienziati, non tra stregoni”, sottolinea Pionati. “Premesso – prosegue il direttore – che certi inviti vanno evitati, la diretta presenta sempre delle incognite e se un interlocutore esce fuori dal seminato il conduttore lo deve fermare, avvertire: ‘Stai dicendo delle follie, io non le penso e nemmeno la Rai’. È in questo che Foa è mancato. Il vulnus è stato il suo silenzio che è sembrato acquiescenza di idee deliranti. E comunque ora ci sarà più attenzione sugli ospiti”.

“Credo – dice ancora Pionati – che lui sia talmente intelligente da aver compreso che certe cose non le può più fare. Dovesse ricapitare, non passeranno inosservate. È scattato l’allarme rosso”. “Se lo rifà ci saranno conseguenze”. “Ora Foa ha tutto chiaro: i toni devono essere pacati, gli attacchi banditi, invitare i No-Vax non è consentito. Credo che lui l’abbia capito, sennò glielo faremo capire noi”, conclude.