Politi (Lega), elemosine e burocrazia per famiglie e imprese

I fondi stanziati dal governo nazionale e dalla Regione Lazio per far fronte all’emergenza coronavirus sono assolutamente insufficienti. Questa la denuncia di Maurizio Politi, consigliere di Roma capitale e capogruppo della Lega di Salvini in Campidoglio. In più a Roma c’è un sindaco che continua a fare finta di niente e si limita a degli interventi spot. Ora ci si è messa anche la burocrazia, prosegue Politi in una video intervista registrata con l’agenzia di stampa DIRE. Abbiamo tutti visto cosa è successo al sito dell’INPS per le domande relative al contributo di 600 euro. Tutto bloccato e sistema in tilt. Ma nei municipi di Roma non va meglio. Ci risulta che addirittura siano state fornite delle mail sbagliate per accedere ai buoni spesa. Quelli dedicati alle famiglie in difficoltà. Si tratta di una situazione veramente paradossale. E anche grave, aggiungiamo noi. Perché già i soldi sono pochi e dati una tantum. Se poi è anche impossibile chiederli, al danno rischia di unirsi la beffa.

Roma, i soldi dei poveri ai burocrati del Campidoglio

Il governo fa il gioco delle tre carte sulla pelle delle famiglie italiane 

Il governo sta facendo il gioco delle tre carte, e lo fa sulla pelle delle famiglie italiane. Già duramente provate dal coronavirus. È questa la denuncia di Maurizio Politi, capogruppo della Lega in Campidoglio. Parole affidate a una video intervista con l’agenzia di stampa DIRE. I soldi stanziati per i comuni erano già largamente previsti, attacca Politi. E fanno parte di aiuti che non c’entrano nulla con la pandemia di Covid 19. Come Lega abbiamo chiesto di immettere immediatamente liquidità nel sistema, di dare i soldi a famiglie e imprese. Ma le nostre proposte fattibili e di buon senso sono state tutte bocciate.

In Campidoglio si naviga a vista e la Raggi fa lo sceriffo nei parchi

In Campidoglio si naviga a vista e manca completamente una cabina di regia. Un luogo dove si possano confrontare le proposte e decidere insieme quelle più utili da mettere in campo. Invece la sindaca vuole fare tutto da sola, ma si limita a fare lo sceriffo andando ad accompagnare la Polizia locale nei giri dei parchi. L’economia della città era fondata soprattutto sul turismo e il coronavirus ha inferto un colpo pazzesco al sistema produttivo. Anche a Roma la Lega ha presentato delle proposte, soprattutto sul commercio che è in ginocchio. Ma anche in questo caso non c’è stata nessuna volontà di ascoltare e collaborare. Dobbiamo mettere le nostre aziende oggi in grado di non fallire, per tornare a competere quando questa emergenza sarà passata. Altrimenti saranno guai seri, e Roma rischia migliaia di disoccupati con una situazione sociale ingestibile.

L’Europa non ci aiuta e Francia e Germania dicono no ai coronabonds

In tutto questo l’Europa non ci aiuta, e si continua a parlare del MES. Il famigerato meccanismo di stabilità che per noi sarebbe un disastro e rischierebbe di bruciare miliardi dei risparmi degli Italiani. La proposta dei coronabonds ha avuto il veto di Francia e a Germania che hanno mostrato la loro vera faccia. L’Italia è uno dei maggiori contributori dell’Unione e in un momento drammatico come questo doveva essere aiutata. Senza se e senza ma. Invece è successo l’opposto, e ora si rischia di ipotecare il futuro delle nuove generazioni. Un danno gravissimo, pari al dramma del coronavirus. Se l’Europa c’è ed è davvero una famiglia, dico che le famiglie non si vedono quando va tutto bene. Ma se si rimane uniti nei momenti di difficoltà. Se oggi a Bruxelles ci voltano le spalle nessun problema, ci salviamo da soli. Poi dopo prenderemo tutte le decisioni del caso, ha concluso Politi.

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