La politica faccia la politica e non si fermi sulla giustizia

Politica giustizia Salvini nordio

Semplicemente la politica deve fare politica e non avere paura sulla giustizia. Ci saranno sempre tentativi di sabotaggio, ma se hai promesso una svolta e gli elettori ti hanno dato il mandato alle politiche hai il dovere di farlo.

Al governo – e alle opposizioni che fanno finta di non capire – lo ha ricordato ieri una nota della Lega molto chiara.

La politica deve riformare la giustizia

Non ci può essere sbandamento per una somma di casi personali e tutti diversissimi tra loro. Ma una riforma della Giustizia che unisca garantismo e certezza delle pena è attesa da decenni e non è più rinviabile, come hanno ricordato anche i milioni di cittadini coinvolti dai referendum di giugno 2022.

L’obiettivo è mettere al primo posto l’efficienza.

In generale, come da programma elettorale, “è doveroso impegnarsi per un piano nazionale – ha ricordato il partito di Matteo Salvini – che renda effettiva l’esecuzione della pena attraverso carceri idonee con più personale e mezzi. E poi: per la separazione delle carriere, per tempi certi per arrivare a sentenza, per maggiori garanzie, per combattere la degenerazione del correntismo. È una sfida da vincere, per rendere l’Italia più moderna e credibile anche a livello internazionale”.

La pretesa di impaurire il centrodestra

Davvero c’è chi pensa che colpendo ora uno ora l’altro esponente di maggioranza, il centrodestra possa essere impaurito? E allora che dovrebbe dire proprio Salvini, costretto ad un processo incredibile da una decisione vile assunta a maggioranza politica  che gli fa rischiare 15 anni di galera?

Sì, la politica deve fare la politica anche in tema di giustizia, e la magistratura deve rispettare le leggi che il Parlamento approva. Il tutto dovrà essere fatto ovviamente all’insegna della rispettosa collaborazione, non contro qualcuno e nel rigoroso rispetto sia dell’obiettivo finale che delle prerogative costituzionali di ogni soggetto. Su questo non può esserci dubbio.

Lo scrivemmo meno di un mese fa quale fosse il dovere del centrodestra e oggi più che allora ne restiamo convinti: non fermarsi per la paura delle manovre altrui.