Poliziotta difende una mamma coi bimbi, ghanese le rompe il naso. Il Mosap: “Vogliamo i taser”

Intervenuta con la pattuglia del commissariato Sant’Ippolito per difendere una donna e i suoi bambini da un pregiudicato ghanese che in strada infastidiva i passanti, una poliziotta è stata picchiata con un pugno e uno schiaffo e ricoverata in ospedale per la frattura del setto nasale. E’ successo ieri in via San Pisino, sulla Prenestina.
L’agente, aggredita mentre provava a far da scudo alla donna e ai suoi bimbi, è stata sorpresa dalla violenza del 43enne ghanese, alle spalle numerosi precedenti, bloccato e arrestato per resistenza, lesioni, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Con l’aiuto del collega e di un altro equipaggio del commissariato San Lorenzo, la poliziotta è stata poi soccorsa e portata in ospedale.

L’aggressore si chiama Adam Hebib, ha 43 anni, è pregiudicato ed era già stato raggiunto da un decreto di espulsione.
“Questa ennesima aggressione ai danni di un’appartenente alle forze dell’ordine, in questo caso una giovane collega a cui va tutta la nostra vicinanza, deve indurci a una riflessione molto importante: uomini e donne in divisa sono sempre più esposti a pericoli e sempre più spesso si sfiora la tragedia. Ieri un equipaggio di sole donne, intervenuto per difendere una mamma con un bimbo piccolo, è stato preso d’assalto da un energumeno di quasi due metri che ha aggredito con estrema violenza una collega, fino a romperle il setto nasale”. È quanto dichiara Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), relativamente all’aggressione avvenuta ai danni delle poliziotte a bordo della volante Sant’Ippolito, a Roma, da parte di un extracomunitario.
“Il taser – prosegue Conestà – avrebbe evitato un contatto ravvicinato e avrebbe permesso di bloccare il soggetto a distanza. Queste persone purtroppo, sono libere di delinquere e sono consapevoli di restare impunite, per non parlare poi del loro pregiudizio maschilista verso le donne che le porta a sottovalutarne l’autorità, seppure indossano una divisa. Mi auguro una ferma presa di posizione da chi di competenza. La sicurezza non è un argomento di secondaria importanza e merita attenzione: non si può pensare ad una ripartenza se non si garantisce sicurezza ai cittadini. Le forze dell’ordine ormai – conclude – sono sempre più in balia dei criminali”.