Poliziotta salva mamma e due figli da un’aggressione al Collatino
Lo rifarei mille volte. Sono una poliziotta, questo è il mio lavoro. E sono felice di aver potuto aiutare quelle persone. Queste le prime parole rilasciate da una poliziotta del commissariato Collatino. Intervenuta in soccorso di una donna che con i suoi due figli stava percorrendo via della Serenissima. E che si era imbattuta in un uomo in evidente stato di alterazione psicofisica. Che urlava, minacciando i passanti. E che l’aveva presa di mira. Fortunatamente, l’agente stava pattugliando con una sua giovane collega proprio quel tratto di strada. E richiamata dalle grida, ha accostato la sua vettura di servizio ed è prontamente intervenuta. L’energumeno però non si è affatto spaventato e non ha voluto sentire ragioni. Scagliandosi anzi anche contro la poliziotta, e colpendola con uno schiaffo e un violento pugno al naso. A quel punto la situazione stava volgendo al peggio, ma per fortuna con l’intervento di altri colleghi l’uomo alla fine è stato fermato e immobilizzato. Ci sono voluti ben cinque agenti per risolvere la questione, vista la mole e la forza dell’individuo. Che era completamente fuori controllo.
La poliziotta aggredita, dopo il colpo ho visto solo tanto sangue. Ho cercato di non svenire perché avevo anche l’arma con me
L’aggressore mi ha colpita con violenza al naso, e mi è uscito subito tantissimo sangue. Ho cercato di non svenire, anche perché la collega con me in pattuglia era giovane. E io avevo anche l’arma, che l’uomo ha cercato di prendermi. Ma che per fortuna sono riuscita a non farmi sfilare. Questo il racconto della poliziotta intervenuta a difesa di una donna e dei suoi due bambini a via della Serenissima. Mentre un individuo completamente fuori di senno stava minacciando i passanti. Certo un po’ di shock c’è stato, ha concluso l’agente coraggiosa come riporta romafanpage.it. E adesso a parte gli ematomi dovrò operarmi al naso. Ma sono cose che capitano nella nostra professione. Se ho pensato ad estrarre l’arma per dissuadere l’aggressore? No, era evidente che si trattava di una persona con disturbi psichici. E in questi casi la reazione può essere anche peggiore.
Le congratulazioni del ministro
E alla coraggiosa poliziotta sono arrivate anche le dirette congratulazioni del ministro dell’Interno Lamorgese. “Ferma condanna per l’aggressione – ha dichiarato la titolare del Viminale. Ringrazio ancora una volta le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine per il quotidiano gravoso impegno sul territorio, anche in questi mesi segnati dall’emergenza sanitaria Covid-19, a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini”.