Poliziotti gratis sui treni regionali, ma solo con l’app. E il Coisp insorge
Militari, Carabinieri e Poliziotti viaggiano gratis sui mezzi pubblici regionali dal 2003. All’epoca quella legge la volle con forza il governatore del Lazio Francesco Storace, alla guida di una coalizione di centrodestra. Perché si pensava che la presenza di uomini e donne in divisa fosse un valido deterrente contro il vandalismo e la violenza. Su un autobus così come su un treno regionale. A tutela dei pendolari e dei cittadini tutti, specie di quelli più fragili e indifesi. Ma adesso qualcosa potrebbe cambiare. Perché il nuovo accordo siglato tra la Questura e Trenitalia dice altro. Per continuare a viaggiare gratis infatti le Forze dell’Ordine dovranno scaricare un’app sui loro telefonini. E fornire all’operatore privato le loro generalità, compresi i dati che si possono definire ‘sensibili’.
Una scelta fortemente criticata dal sindacato della Polizia Coisp, che ha emesso un duro comunicato. Ricordando che ad oggi è la stessa Regione Lazio a corrispondere a Trenitalia il corrispettivo non pagato sui treni regionali dagli uomini in divisa. E chiedendo un intervento diretto al Capo della Polizia Gabrielli. Per superare questo accordo e tornare alla situazione precedente. Nel rispetto della dignità di migliaia di Poliziotti. Che in divisa o in borghese con il tesserino in tasca garantiscono ogni giorno la nostra sicurezza sui treni di tutta la Regione.
Il Coisp, assurdo costringere i Poliziotti a scaricare un’app per viaggiare gratis sui treni regionali
Il Segretario generale del Coisp Domenico Pianese è stato chiaro. I Poliziotti che viaggiano sui treni regionali garantiranno sempre e comunque la sicurezza a bordo. Indipendentemente dal pagamento del biglietto. Per rispetto del loro ruolo, e per esercizio di un preciso dovere. Ma certamente al sindacato della Polizia non è andato giù l’ultimo accordo tra la Questura e Trenitalia. Che modifica il dettato della legge numero 16 del 2003. Subordinando la gratuità del trasporto alla installazione di una specifica app sullo smartphone dei poliziotti. L’accordo stipulato dal Questore di Roma è offensivo nei confronti degli operatori di Polizia, ha tuonato il Coisp. E non meno grave è il fatto che ci si sia ben guardati dall’effettuare un preventivo coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali. L’ennesimo comportamento di chi evidentemente vive il confronto sindacale come una perdita di tempo e dimostra insofferenza verso chi rappresenta i Poliziotti.
L’appello al Capo della Polizia Gabrielli
Negli anni abbiamo visto migliaia di interventi degli appartenenti alle Forze di Polizia che accorrono appena chiamati dal personale di Trenitalia. Nessun Poliziotto, in servizio o libero, cercherebbe di evitare il proprio intervento in caso di reato o semplicemente mancherebbe di dare ausilio al personale Trenitalia per qualsivoglia problematica. Così il segretario generale del Coisp Domenico Pianese, in una lettera che contiene un preciso appello al Capo della Polizia Franco Gabrielli. L’obbligo della registrazione e la procedura prevista dalla nota del Questore di Roma è per noi inaccettabile, ha proseguito Pianese. Ed ha lasciato allibiti le migliaia di Poliziotti che fruiscono del trasporto ferroviario regionale nel Lazio.
Tutto ciò premesso, La preghiamo, Gent.mo Signor Capo della Polizia, di valutare positivamente un Suo intervento finalizzato a restituire ai Poliziotti quella dignità che qui è stata fortemente offesa.
https://www.militariassodipro.org/trasporti-regionali-gratuiti-per-i-militari-regione-lazio/