Pomezia, al circolo didattico Trilussa 21 aule polivalenti grazie a 130 mila euro del PNRR

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Il circolo didattico Trilussa di Pomezia è oggi un esempio concreto di come i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) possano contribuire a creare scuole innovative, inclusive e al passo con le sfide del futuro. Con un investimento complessivo di circa 130mila euro provenienti dal PNRR 4.0, la scuola ha inaugurato 21 aule polivalenti, ciascuna progettata per rispondere a specifiche esigenze didattiche, combinando tradizione e modernità.

Le aule polivalenti

Le nuove aule della scuola Trilussa non sono semplici spazi fisici, ma veri e propri ambienti didattici trasformativi. Ogni aula è stata ideata per un uso specifico e dotata di tecnologie all’avanguardia. L’aula musicale, ad esempio, è diventata un laboratorio interattivo dove gli alunni possono esplorare la musica utilizzando strumenti digitali e tappeti sensoriali, progettati anche per garantire l’accessibilità a persone con disabilità.

La mediateca tradizionale è stata trasformata in una biblioteca moderna, dove risorse cartacee e digitali convivono, offrendo agli studenti strumenti innovativi per la lettura e la ricerca. L’aula multimediale è stata arricchita con postazioni 3D immersive e notebook, consentendo ai bambini di esplorare contenuti interattivi, mentre l’aula linguistica integra tecnologie digitali per migliorare l’apprendimento delle lingue.

Scienza, tecnologia e inclusività

L’attenzione per le discipline STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) si riflette nella creazione di un’aula dedicata, dotata di una stampante 3D che permette agli studenti di sperimentare la progettazione e la realizzazione di prototipi. L’aula podcast, invece, rappresenta un ponte tra apprendimento e creatività, dando agli alunni l’opportunità di produrre contenuti e sperimentare la comunicazione in modo attivo, come dimostrato anche alla sindaca di Pomezia, Veronica Felici.

Al cuore del progetto c’è l’inclusività, sottolineata dalla realizzazione dell’aula multisensoriale Snoezelen. Questo spazio è stato progettato specificamente per i bambini con disturbi dello spettro autistico, offrendo un ambiente personalizzabile che stimola i sensi e favorisce il benessere.

L’Inaugurazione e il futuro della Trilussa

La cerimonia di inaugurazione delle nuove aule ha visto la partecipazione della sindaca Veronica Felici, dell’assessora alla Scuola Giada Bardi, e della presidente del Consiglio d’istituto Mariacarmela Agnese. La dirigente scolastica Antonella Ciarbelli ha accolto gli ospiti con parole che ben riassumono lo spirito del progetto: “La scuola deve essere un luogo aperto, inclusivo e pronto a rispondere alle sfide del futuro. Oggi la Trilussa è tutto questo.”

Durante l’evento, gli studenti stessi hanno illustrato il funzionamento delle aule, mostrando come gli spazi siano stati trasformati in laboratori capaci di rispondere alle esigenze di una didattica moderna. Circa il 30% dei fondi è stato destinato all’acquisto di arredi modulari innovativi, mentre il restante 70% è stato utilizzato per implementare soluzioni digitali di ultima generazione.

Una scuola per il futuro

Il progetto della scuola Trilussa dimostra come l’innovazione tecnologica e l’inclusività possano essere integrate con successo nel contesto educativo. La realizzazione di spazi moderni e polifunzionali non solo favorisce l’apprendimento, ma contribuisce anche a creare un ambiente accogliente, in cui ogni studente può sentirsi valorizzato. Come ha affermato la dirigente scolastica Antonella Ciarbelli: “L’inclusione non è solo un valore, ma una pratica quotidiana.” La Trilussa 4.0 si pone quindi come un modello da seguire, offrendo un esempio tangibile di come la scuola possa trasformarsi in un luogo di crescita e innovazione per le generazioni future.