Pomezia, Comune nel caos: giovedì in Consiglio la sfiducia al sindaco Felici

Pomezia, dubbi sulla regolarità della nomina del sindaco Veronica Felici

L’hanno ribattezzato il golpe di agosto, quello che avrebbe dovuto far cadere il sindaco di Pomezia Veronica Felici. Alla fine la caduta del primo cittadino non arrivò perché mancava la firma di un consigliere che era in vacanza in Trentino. Giovedì 3 ottobre, però, dagli atti notarili si passa alla politica: è infatti previsto un consiglio comunale in cui di dovrà discutere la mozione di sfiducia alla Sindaca Felici, firmata dall’intera opposizione (tranne il Consigliere Castro di Valore Civico) e dai consiglieri Arzente e Conte.

Seduta rovente

Una seduta che si preannuncia rovente perché il sindaco è ormai sotto assedio e la sua poltrona traballa come un lampadario durante il terremoto. La Felici, infatti, ha contro anche la sua stessa coalizione: difficile andare avanti così.

Il precedente di Zuccalà

Crisi politica a Pomezia, Castro non firma la sfiducia e ‘salva’ il sindaco

Ma Pomezia è un comune particolare, già nel 2022 ci fu la sfiducia che fece cadere la giunta grillina capitanata dall’allora sindaco Zuccalà. Ora guida il centrodestra ma le acque sono tutt’altro che tranquille. E giovedì potrebbe arrivare la resa dei conti.

Cinque stelle all’attacco

In una nota il gruppo dei Cinque stelle va all’attacco: “E’ il momento della verità, è il momento di capire veramente chi sta con la Città e i cittadini, che da troppo tempo soffrono l’inerzia e l’incapacità di questa sfaldata maggioranza di centro destra, e chi invece vuole tenere in vita un governo locale in stato comatoso che ha fatto solo danni da quando si è insediato. Sciogliere il Consiglio comunale è l’unica soluzione per offrire alla nostra comunità la possibilità finalmente di ripartire e di guardare al futuro in modo positivo”.