Pomezia, l’isola ecologica a Santa Palomba a pochi metri dalle case. Cittadini in protesta

I cittadini di Pomezia, quelli del quartiere ‘Roma 2‘ sono sempre più preoccupati e indignati. Il motivo? Pare che il Comune abbia intenzione di realizzare proprio lì un’isola ecologica, con tanto di area di raccolta dell’umido e quella dei rifiuti con sostanze pericolose. E tutto a pochissimi metri dalle abitazioni, dai palazzi, da quel parco giochi dove i bambini si divertono.

Circa 800 famiglie, che vivono in via Cesare Fiorucci, temono di dover fare i conti con l’isola ecologica, a 50 metri dai loro appartamenti. Loro che già, in realtà, possono contare su pochi servizi: il parco pubblico, la vicina scuola De André e l’area dove è prevista la costruzione della parrocchia. C’è chi, infatti, si starebbe impegnando da tempo per riqualificare i cittadini. Gli stessi che ora hanno dovuto ‘digerire’ la notizia di una possibile realizzazione dell’isola ecologica.

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L’isola ecologica a Santa Palomba, la rabbia dei cittadini

Il Consigliere comunale Giacomo Castro si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei cittadini e ha presentato un’interrogazione alla Giunta Comunale e al Sindaco, Veronica Felici, chiedendo di sapere di più sulla localizzazione di questo (presunto) impianto: “Non importa se il progetto sia di vecchia data ed è stato partorito dalle Amministrazioni precedenti” – ha spiegato Castro – “I cittadini di Roma 2 chiedono a questa amministrazione una soluzione che possa salvaguardare la qualità della vita nel quartiere, ed io con loro”. Perché se è vero che l’isola ecologica è un servizio pubblico, è altrettanto vero che ha degli impatti negativi. Dalle emissioni odorigene all’abbandono dei rifiuti nelle aree circostanti, fino alla dequalificazione dell’area limitrofa a quella dove è prevista la realizzazione della chiesa.

I cittadini, quindi, sono in protesta, sempre più preoccupati per il ‘nuovo servizio’ del Comune di Pomezia, i cui lavori sono stati avviati da qualche settimana e il cui completamento sarà realizzato con un cofinanziamento di oltre 200 mila euro stanziato dalla Città Metropolitana di Roma.

“Come è stato possibile, a differenza degli altri comuni, non prevedere le criticità di un isola ecologica attaccata alle case?” conclude il Consigliere Castro. “I cittadini hanno il diritto di essere tutelati da una scelta foriera di negatività per le loro vite” – ha spiegato in una nota.