Pomezia, militare di 24 anni si spara in testa: tragedia all’aeroporto di Pratica di Mare

Aeroporto Pratica di Mare
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Dramma questa mattina, 13 gennaio, all’aeroporto militare “M. De Bernardi” di Pratica di Mare, nel Comune di Pomezia. Poco prima delle 11, un maresciallo di appena 24 anni della Guardia di Finanza si è sparato un colpo alla testa con la pistola d’ordinanza, mettendo fine alla sua giovane vita.

Il tragico ritrovamento

Il corpo senza vita del giovane, identificato con le iniziali G.B. e originario della Puglia, è stato trovato all’interno di una camera destinata agli alloggi militari. Il ragazzo era in servizio presso un ufficio amministrativo del Centro Aviazione, ma i motivi che lo hanno spinto a compiere questo gesto disperato restano ancora sconosciuti.

Le indagini, condotte dai carabinieri del comando di Pomezia, sono in corso per ricostruire le ultime ore del maresciallo e chiarire eventuali dettagli nascosti dietro questa tragedia.

Un gesto legato alla sfera privata

Secondo le prime ipotesi investigative, il suicidio sembrerebbe essere legato a questioni personali. In ogni caso solo l’autopsia, disposta dall’autorità giudiziaria e programmata presso il Policlinico di Tor Vergata, potrà fornire ulteriori elementi per comprendere la dinamica e le motivazioni del gesto.

Un fenomeno preoccupante

Questo drammatico episodio si inserisce in un contesto allarmante. Nel 2024, si sono registrati quasi 20 suicidi tra le Forze dell’Ordine e le Forze Armate, di cui 4 hanno riguardato agenti della Polizia Penitenziaria. Questa “strage silenziosa” evidenzia l’urgenza di affrontare il tema del benessere psicologico tra i militari e gli appartenenti alle forze dell’ordine. L’ultimo episodio, che ha sconvolto Roma e provincia, riguarda una guardia giurata, Massimo Raffi, che si è tolto la vita con la sua pistola d’ordinanza il giorno di Capodanno.

Il grido d’allarme sul benessere mentale

Episodi come questo evidenziano ancora una volta l’urgenza di affrontare il tema del benessere psicologico tra i militari e gli appartenenti alle forze dell’ordine. Pressioni lavorative, stress e problematiche personali spesso si intrecciano, portando a gesti estremi come quello di oggi.

La notizia ha scosso profondamente colleghi, amici e familiari del giovane maresciallo, lasciando un vuoto difficile da colmare.