Pomezia, prof insultati e minacciati dai genitori di un’alunna

Scuola Marone Pomezia, in via dei Castelli Romani 2

Le aggressioni nei confronti del personale scolastico sono in preoccupante aumento: l’ultimo episodio si è verificato a Pomezia, dove i genitori di una studentessa hanno aggredito verbalmente il preside e i docenti di una scuola media. L’istituto, in seguito all’accaduto, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, segnalando l’aggressione e manifestando l’intenzione di sporgere denuncia, cosa che poi ha avuto luogo. L’episodio si è verificato nel pomeriggio dello scorso 19 ottobre.

Pomezia, prof insultati e minacciati dai genitori di un’alunna

L’incidente è avvenuto all’interno del plesso Marone situato in via dei Castelli Romani n. 2. Lunedì scorso, la famiglia della studentessa era stata convocata per discutere di una sanzione disciplinare che la scuola aveva deciso di adottare a causa del comportamento indisciplinato della ragazza. Tuttavia, la riunione è degenerata rapidamente. Prima che i docenti riuscissero a esporre la decisione disciplinare, i familiari della studentessa hanno iniziato a urlare, insultando e minacciando il personale scolastico.

I carabinieri arrivano a scuola

Vista la gravità della situazione, la scuola ha deciso di chiamare i carabinieri, che sono intervenuti presso la sede scolastica. Il preside ha informato gli agenti dell’aggressione verbale, pur rifiutando le cure mediche. Nonostante l’episodio non abbia avuto conseguenze fisiche, la violenza verbale e i toni minacciosi hanno spinto il preside e i docenti coinvolti a valutare la possibilità di procedere legalmente.

L’accaduto ha suscitato un’ondata di solidarietà da parte dei colleghi dell’istituto e delle scuole vicine, che hanno espresso il loro supporto al personale aggredito. Si parla anche di un possibile sit-in nelle prossime settimane, organizzato per denunciare l’aumento della violenza nelle scuole e per lanciare un messaggio forte contro gli attacchi al personale scolastico.

Il tema della violenza

Il tema della violenza contro insegnanti e dirigenti scolastici è diventato sempre più centrale nel dibattito pubblico. Gli episodi di aggressioni verbali e fisiche sono in costante crescita, sollevando interrogativi su come garantire la sicurezza e il rispetto all’interno degli ambienti educativi. La scuola dovrebbe rappresentare uno spazio di dialogo e collaborazione tra famiglie e istituzioni educative, ma episodi come quello di Pomezia dimostrano una crescente tensione in questo rapporto.

In risposta a quanto accaduto, il dirigente scolastico ha inserito all’ordine del giorno del prossimo consiglio d’istituto una discussione sul tema dei rapporti tra scuola e famiglie. L’obiettivo è quello di promuovere una maggiore collaborazione e responsabilità condivisa, cercando di evitare che episodi simili si ripetano. Tuttavia, resta la preoccupazione per il crescente fenomeno della violenza nelle scuole, che richiede una risposta coordinata e decisa da parte delle istituzioni. In attesa di ulteriori sviluppi legali, il personale scolastico di Pomezia resta fermo nella decisione di non lasciar correre l’accaduto, ribadendo l’importanza di far valere i propri diritti e di denunciare ogni forma di violenza, sia essa fisica o verbale.