Pomezia, stangata sulla Tari: aumenti fino al 23% per i negozi e del 15% per le utenze domestiche
Città più sporca, servizio peggiorato e maggiore spesa per la Tari. E’ l’equazione che si sta sviluppando nel Comune di Pomezia dove il Consiglio Comunale, nella seduta dello scorso 9 maggio, ha varato il nuovo piano tariffario per la raccolta dei rifiuti.
La stangata
A subire i rincari peggiori saranno negozi, bar e ristoranti che vedono aumenti con picchi fino al 23%. Una vera mazzata se si pensa al livello del servizio offerto, che vede Pomezia tra le città più sporche dell’Area Metropolitana.
Il trucco delle bollette
I cittadini avevano intuito a tempo che qualcosa bolliva in pentola: le bollette che dovevano arrivare tra fine marzo e inizio aprile, misteriosamente, non sono mai arrivate. L’Amministrazione si era giustificata additando il problema a un disservizio tecnico nel recapito delle cartelle. In realtà dietro questo ritardo c’era il lavoro fatto in commissione Bilancio e Ambiente per studiare gli aumenti.
Il rincaro dello scorso anno
Un anno fa già ci fu un aumento pauroso da parte della gestione commissariale perché Pomezia è tra i Comuni in Italia con la più alta evasione dalla Tari: non si riescono a trovare i furbetti e così si è deciso di spalmare il debito su tutta la cittadinanza a partire proprio dai commercianti. Una scelta che sta suscitando parecchi mal di pancia e che potrebbe sfociare in una protesta collettiva sotto le finestre del Municipio.