Ponte dell’Industria, iniziati i lavori di riqualificazione: ma qualcosa non torna
Il Ponte dell’Industria a Roma sta per rinascere a nuova vita grazie ai lavori per il Giubileo, anche se per la riapertura occorre attendere ancora un bel po’. La chiusura era fatta il 23 luglio dello scorso anno, per poter consolidare il ponte e consentire il passaggio dei bus e la creazione di due passerelle, una pedonale e una ciclabile.
E oggi il Commissario straordinario del Giubileo, oltre che Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’Assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, il presidente del Municipio XI Gianluca Lanzi, l’assessore ai Lavori pubblici dell’VIII Luca Gasperini e il Responsabile della Struttura Territoriale Lazio di Anas Marco Moladori hanno visitato il cantiere che avrebbe dovuto concludersi inizialmente a settembre, ma che vedrà invece il taglio del nastro a dicembre.
Il nuovo look del Ponte dell’Industria
Anas ha comunicato l’andamento dei lavori. Negli ultimi mesi sono state svolte prove sulla banchina del Tevere con trivellazioni per determinare la pressione necessaria (circa 700 atmosfere) per iniettare cemento sotto i piloni del ponte. Le prove tramite carotaggi sono state essenziali per confermare i parametri tecnici ipotizzati.
Una volta completato il consolidamento delle fondamenta, verra smontato l’impalcato esistente. Si sta verificando l’assemblaggio della struttura finale del ponte. I capitelli in ghisa storici sono stati smontati per essere restaurati prima del loro riposizionamento. Anche le travi storiche verranno restaurate: smontate, pulite, riverniciate e rimontate. La nuova struttura sarà realizzata con una trave reticolare (decisa con la Soprintendenza), mantenendo così la geometria originale del ponte; i fianconi perderanno la loro funzione strutturale ma conserveranno l’aspetto originale del ponte e l’immagine post-industriale dell’area attraversata dal ponte stesso.
10 milioni di differenza tra due comunicati
Ma c’è qualcosa che non torna. Oggi la nota del Campidoglio parla di 18 milioni di euro (fondi giubilari) impiegati per consolidare le fondamenta del Ponte dell’Industria nel progetto giubilare gestito da Anas. L’obiettivo è quello di riaprire il ponte per l’Anno Santo, permettendo il transito di autobus e la creazione di due passerelle: una pedonale e una ciclabile. Dopo aver spostato i sottoservizi senza mai interrompere le forniture agli abitanti, è iniziata la preparazione per il ‘jet grouting’, tecnica che serve a rinforzare le strutture esistenti. Nel caso del Ponte dell’Industria, è fondamentale rafforzare le fondamenta situate sul fondo del Tevere, rendendole in grado di sostenere carichi fino a 26 tonnellate.
Tutto bello. Ma leggiamo cosa veniva scritto sul sito del Comune di Roma il 3 agosto 2023 (quindi anche in ritardo, Luceverde lo aveva pubblicato il 23 luglio dello stesso anno):
“Scongiurare la chiusura definitiva, prevista nel 2026, e restituire alla città un’opera importante sia dal punto di vista dei collegamenti, sia da quello storico, trattandosi di un ponte che appartiene al patrimonio culturale di Roma.
Questi sono gli obiettivi dei lavori di riqualificazione che interesseranno Ponte dell’Industria. Dal prossimo 24 luglio, infatti, il ponte verrà chiuso e riaprirà definitivamente a settembre 2024. Alla fine dei lavori, l’opera sarà completamente messa a norma, anche antisismica, e sarà transitabile da autobus, veicoli e sarà dotato di una passerella protetta per il passaggio a piedi.
Il cantiere avrà una durata di 14 mesi ed è finanziato con circa 8 milioni di euro di fondi giubilari. Sarà Anas ad eseguire i lavori, grazie a una convenzione con il Comune di Roma.
Lavori in più fasi
Nella prima, sarà realizzata una passerella provvisoria dove posizionare i sottoservizi presenti sul ponte, in modo da non interrompere mai le forniture di luce, gas e telecomunicazioni agli abitanti della zona. La passerella verrà smontata al termine dei lavori sul ponte.
Nelle fasi successive sarà eseguito un intervento di manutenzione straordinaria che prevede lo smontaggio dell’implacato, il consolidamento delle strutture di sostegno e il restauro delle travi reticolari. In seguito, verrà rimontato il ponte con l’allargamento della sede stradale a 11 metri, rispetto agli attuali 7, con conseguente aumento del carico fino a 26 tonnellate il carico ammissibile per il transito dei bus. Sarà ripristinato l’impalcato, realizzata la pavimentazione e a conclusione collaudata l’intera struttura. Nel corso dei lavori, la ciclabile lungo la banchina del Tevere non subirà alcuna chiusura.
Tempi e costi differenti, ma stessi lavori
Oggi ha parlato il sindaco, spiegando la “grandezza” dei lavori. E, appunto, di tempi e costi. 18 milioni di euro, che un anno fa erano, per gli stessi lavori, 8 milioni. E di tempi. L’anno scorso di parlava di settembre, adesso di dicembre. Va bene, i ritardi possono esserci, ma viene detto che “si stanno rispettando i tempi”.
E allora viene da pensare che si sta parlando di due cose completamente diverse. Ma quali? Ma cosa? invitiamo il sindaco a spiegarci. A far capire la differenza tra le due note stampa che hanno come oggetto i lavori sul Ponte dell’Industria. Noi, dal canto nostro, abbiamo trovato un articolo di Roma Mobilità, datato dicembre 2023, che già parla di 18 milioni. Ma senza accennare a variazioni del progetto iniziale illustrato a luglio. Si tratta sicuramente di lavori costosi, ma quello che vorremmo capire è cosa abbia portato a far lievitare – a questo punto in un lasso di tempo di pochi mesi – i costi in maniera così alta.
Purtroppo sul sito del Comune di Roma – come ci è stato confermato telefonicamente anche da un addetto al Municipio – è praticamente impossibile riuscire a trovare tutti i documenti che vengono prodotti dall’amministrazione. La risposta, quindi, può arrivare solo dall’assessore ai Lavori pubblici o dal sindaco. Attendiamo fiduciosi.