Potenziate l’aria condizionata in Parlamento, fanno danni

Potenziate l’aria condizionata

Potenziate l’aria condizionata in Parlamento, che il caldo micidiale colpisce le menti e fa sballare cervelli che sembravano destinati a ben altre opere.

Perché in questi giorni succede di tutto e davvero bisognerebbe far partire subito le ferie di deputati e senatori prima di qualche guaio. In pochi giorni ne sono accadute alcune che meritano una menzione speciale rispetto alle molte altre su cui osserviamo silenzio per carità di Patria.

Potenziate l’aria condizionata o mandateli subito in ferie

L’ultima ieri – se la nottata non ci ha riservato ulteriori sorprese – con il parere favorevole del governo ad un ordine del giorno di Fratoianni sulla patrimoniale. Una volta accertato di che si trattasse, l’esecutivo – per fortuna – ha stracciato il documento. E Fratoianni ha smesso di ridere. Ma  bisognerebbe prestare più attenzione anche per evitare una moltitudine di infarti popolari.

Il giorno prima la figura penosa di Fassino, che ha oscurato le rodomontate di suoi colleghi. Fantastico leggere un documento antivitalizi sottoscritto addirittura da chi aveva fatto ricorso contro i tagli.

Ancora: un ex premier si scaglia contro il governo per aver fatto – sul reddito di cittadinanza – esattamente quello che la nuova maggioranza aveva promesso agli elettori.

Una senatrice che si arrabbia se la chiamano senatrice e vuole essere appellata “senatore” anche se è donna.

Alla fine la differenza sarà che il governo fa sms e l’opposizione tweet.

Sì, è meglio se la potenziate l’aria condizionata alla Camera e al Senato; in alternativa anticipate le meritate onorevoli ferie. Che se si “lavora” per combinare solo casino è meglio riposare. Altro che prendersela con Report… E taccio su altro.

Per fortuna a Montecitorio – e almeno questa è una bella cosa – è stata approvata la legge sull’oblio oncologico. Ora toccherà approvarla al Senato.

Ma una preghiera la facciamo a tutti: non dovete pensare di sapere tutto. Ogni tanto bisogna studiare e lavorare. Certe figuracce fanno male alla politica. Anche quando il popolo non se ne accorge. Ma se ne accorge chi è più attento.