Preso stupratore colombiano. Quando uscirà?

Stupratore colombiano

Chissà quanto resterà in carcere il delinquente stupratore colombiano che ha violentato sei donne a Roma. L’uomo – se così lo possiamo definire – è finito in prigione lo scorso 21 aprile e ora sta a Regina Coeli. Stando a quanto si è appreso, si tratta di una persona particolarmente violenta con le donne.

Almeno sei vittime dello stupratore colombiano

Sarebbero almeno sei le vittime accertate. Le indagini degli agenti della Polizia di Stato del commissariato San Giovanni hanno avuto inizio grazie alle denunce presentate da due donne. Entrambe vittime di violenza sessuale nelle prime ore della mattina del 9 novembre 2019. L’una mentre si trovava ad una fermata in attesa dell’arrivo di un autobus e l’altra mentre rientrava nella propria abitazione.
Grazie a controlli sul suo cellulare gli inquirenti hanno potuto stabilire la sua presenza nei luoghi delle aggressioni.

Preso il 21 aprile, chissà quando lo liberano…

L’autore, descritto come un individuo con carnagione olivastra, indossava un piumino ed uno zaino. In entrambi i casi si è avvicinato alle ragazze per poi, con mossa fulminea, palpeggiarle in modo violento nelle parti intime. In particolare, in un caso, ha rincorso la vittima, che urlava per richiamare l’attenzione di eventuali passanti. Dopo averla raggiunta, l’ha aggredita scaraventandola su un’autovettura in sosta, continuando nella sua condotta.

Dall’esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali attigui ai luoghi degli eventi, gli investigatori hanno estrapolato i fotogrammi che ritraevano l’autore delle aggressioni, particolarmente violente, corrispondente alle descrizioni fornite dalle vittime. Durante le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Stefania Stefanìa, attraverso anche appositi servizi di appostamento, i poliziotti hanno individuato, in prossimità di Largo Don Orione, un uomo corrispondente alla fisionomia di quello ripreso dalle telecamere e vestito allo stesso modo. Identificato poi nel 31enne colombiano, arrestato.

Di concerto con l’Autorità Giudiziaria, sono stati effettuati ulteriori controlli tecnici sul telefono in uso dall’aggressore che hanno consentito di stabilire la sua presenza in tutti i luoghi presso cui si erano verificati i reati. Inviati gli atti all’Autorità Giudiziaria, il 21 aprile scorso questa ha emesso, nei confronti del 31enne, un’ordinanza di misura cautelare in carcere, eseguita il giorno stesso con l’accompgnamento del cittadino straniero a Regina Coeli. Sono in corso ulteriori indagini per accertare altre aggressioni, ad opera del colombiano, ancora prive di denuncia, ma si parla di almeno altri sei episodi del genere.