Processionarie-killer: bambino finisce all’ospedale. E il comune non ha ancora disinfestato

bimbo processionaria

Bimbo finisce al Bambino Gesù per le processionarie. Villa Lazzaroni è un parco pubblico nel quartiere Appio Latino, a Roma Sud. E’ frequentato da migliaia di persone, soprattutto bambini. E al suo interno ci sono una scuola elementare e una materna. Per questo è estremamente preoccupante quanto accaduto la settimana scorsa. Un bambino di due anni è caduto giocando su un mucchio di foglie sotto il quale c’erano le processionarie. La processionaria è un insetto altamente urticante e pericoloso per gli esseri umani e per i cani, i quali possono anche morirne. Il bambino, racconta la mamma al Corriere della Sera, è stato quattro giorni al Bambino Gesù, con febbre alta e bolle in tutto il corpo.

Il bimbo ha avuto la febbre e bolle in tutto il corpo

Nel 2013 l’insetto è stato dichiarato un rischio per la salute dal ministero competente e lo stesso ministero ne dispone la disinfestazione stagionale. Ma dall’assessorato Ambiente del Campidoglio non sono ancora partiti gli interventi. Male, perché a VIlla Lazzaroni decine di cittadini hanno denunciato da giorni la presenza delle processionarie. L’Associazione insieme per Villa Lazzaroni aveva sottolineato il pericolo. E proprio pochi giorni fa alcuni volontari delle associazioni ambientaliste avevano effettuato una pulizia accurata del parco, rilevando la presenza di molte processionarie.

Dal 2013 la processionaria è stata dichiarata pericolosa

Complice del fenomeno è stato certamente il caldo anomalo di febbraio, che ha spinto le processionarie a calare dalle cime dei pini dove vivono (si chiamano infatti processionarie del pino). In genere l’allarme scatta a maggio, ma quest’anno appunto hanno anticipato la comparsa. Speriamo che adesso l’amministrazione comunale si attivi perché il pericolo è reale. La processionaria infatti può essere molto pericolosa perché i suoi peli urticanti causano prurito, irritazione, e se ingeriti, anche la morte per soffocamento.

(Foto dalla pagina Facebook “PROCESSIONARIA DEL PINO: NECESSARIO E OBBLIGATORIO INTERVENIRE”)