Proiettili a uranio impoverito, gli Usa annunciano che li forniranno a Kiev: “Non c’è rischio di radiazioni”

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Si preannuncia un ulteriore, e decisamente preoccupante, salto di qualità nei già tesissimi rapporti tra le due principali potenze atomiche del pianeta: il Pentagono ha infatti ufficializzato che, nell’ambito di un ulteriore pacchetto da 175 milioni di dollari di aiuti militari a Kiev, figureranno anche un numero imprecisato di proiettili all’uranio impoverito da 120 mm per armare i 31 carri armati M1 Abrams di fabbricazione americana consegnati a Kiev.

Mosca ha più volte ammonito in passato che tale eventualità sarebbe stata percepita come una minaccia cha avrebbe fatto compiere al conflitto “un’ulteriore escalation”. La nuova fornitura bellica made in Usa a Kiev – la 46esima – include ulteriori attrezzature di difesa aerea; munizioni di artiglieria; armi anticarro, e altre attrezzature per aiutare l’Ucraina a contrastare le truppe russe.

Lo ha dichiarato il coordinatore delle comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby. “Vogliamo assicurarci che gli ucraini possano essere il più efficaci possibile in questa controffensiva ed è nostra convinzione che i proiettili all’uranio impoverito li aiuteranno a essere più efficaci sul campo di battaglia”, ha detto Kirby, quando gli è stato chiesto delle munizioni all’uranio impoverito fornite all’Ucraina. Kirby ha anche contestato le affermazioni secondo cui le munizioni potrebbero comportare rischi per la salute, sostenendo che i proiettili non sono né radioattivi né cancerogeni e che molti eserciti in tutto il mondo li utilizzano. I proiettili all’uranio impoverito sono più densi e pesanti di quelli standard, il che li rende più efficaci contro obiettivi corazzati come i carri armati, ha detto Kirby.

Durante la sua visita a Kiev il segretario di Stato americano, Antony Blinken, dovrebbe annunciare ulteriori aiuti all’Ucraina per oltre un miliardo di dollari da parte dell’amministrazione statunitense. Lo riporta la Cnn che, dunque, conferma la presenza di Blinken nella capitale ucraina e cita un funzionario del dipartimento di Stato, secondo cui una parte del nuovo finanziamento servirà per l’assistenza alla sicurezza.