Protesta dei Radicali a Ostia contro le concessioni balneari, scoppia la bagarre: ‘Andate a vedere lo schifo delle spiagge libere’

Mauro Delicato Ostia

Sono tornati a Ostia per protestare contro le concessioni balneari, entrando nello stabilimento “Elmi” con il loro ombrellone arancione e i loro asciugamani. Si sono posizionati a poca distanza dalla riva, vestiti di tutto punto, solo per rivendicare il diritto di occupare, oltre alla linea di battigia, liberamente transitabile da parte di chiunque anche da chi non ha pagato l’ingresso al lido o il noleggio di lettini, ombrelloni o sdraio.

Ma il blitz di oggi, 28 luglio, fatto da tre radicali, guidati da Matteo Hallisey, segretario del partito fondato da Marco Pannella, non è andato esattamente come nelle previsioni. A “disturbare”, infatti, l’arrivo dell’esponente civico di Ostia Mauro Delicato.

“Contestiamo gli sciacalli”

A spiegare l’accaduto è proprio Delicato, che ormai da anni si batte per dare decoro a Ostia e al litorale romano. Modi diretti e senza peli sulla lingua, Delicato ha subito chiesto come mai – invece di andare sempre all’Elmi – i Radicali non si fossero mai interessati delle spiagge di Ardea, dove l’accesso al mare non è assolutamente libero, dal momento che ci sono delle sbarre che impediscono il passaggio a chi non ha la casa nei consorzi.

“State sempre qui a dare fastidio a chi lavora, tiene pulite le spiagge e offre dei servizi. E non andate a guardare lo schifo che c’è nelle spiagge libere di Ostia Ponente. Perché? Cosa c’è dietro questo vostro modo di fare? Se davvero si trattasse di “mare libero” e voglia di far rispettare la legge “Bolkestein” sulla liberalizzazione dei servizi pubblici essenziali, perché non andate a controllare cosa succede pure a Tor San Lorenzo o a Torvaianica, ma state solo qui?”, ha chiesto Delicato.

“Questo è un modo di fare da sciacalli che cercano like sui loro post e un ritorno politico – ha aggiunto – sfruttando il nome di Ostia e cercando di infangarlo. Facendo passarla peggio di quello che è, da quartiere mafioso. Perché le cose storte ci sono, ma non quello che dicono loro, che è pure sbagliato, visto che i bandi ci sono anche stati, nell’era Raggi, come nel caso del Kursaal o del V-Lounge. O vogliamo parlare del Village, tolto ai Fasciani e dato a chi ha riciclato 4 milioni di euro? Magari i problema potrebbe essere proprio chi ha vinto i bandi…”

Il battibecco

Hallisey, non appena Delicato si è avvicinato, gli ha detto di “fare questa battaglia anche per lui”, in quanto, visto che le licenze sono scadute. Ma l’attivista ha ribattuto: “Venite con me a vedere in che condizioni sono le altre spiagge, vi accompagno io: sono piene di barboni che rubano e accoltellano i bagnini. Perché ve la prendete con dimostra di saper gestire le spiagge avute in concessione, invece di combattere il degrado?

Ve la prendete con chi offre un servizio e state zitti di fronte agli abusivi che in spiaggia vendono alcolici ai ragazzini. Io, se vado al bar, prima di andare in bagno pago un caffè. Perché non devo pagare il biglietto a ha delle spese per mantenere puliti bagni e docce? Siete solo dei politicanti”

L’intervento dei carabinieri

“Li ho invitati a seguirmi”, ha proseguito Delicato, “ma loro hanno chiamato i carabinieri, ai quali hanno raccontato che li avrei aggrediti. Ma non li ho toccati neanche con un dito. Meno male che c’era la spiaggia piena di gente e tutti hanno visto che ho solo parlato”.