Putin vince le elezioni e avverte: siamo a un passo dalla terza guerra mondiale

Dopo le elezioni presidenziali ci sono le condizioni affiché la Russia si “più forte e più efficace”. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin nel corso di un breve discorso di ringraziamento presso il suo comitato elettorale dopo la vittoria nelle presidenziali russe.
Non ha avuto effetto” la protesta ‘Mezzogiorno contro Putin’ convocata oggi dall’opposizione russa, tra cui la leader Yulia Navalnaya, ha aggiunto il presidente russo. “Chi ha danneggiato le schede elettorali deve essere perseguito a norma di legge”, ha aggiunto Putin, che con sarcasmo ha sottolineato che l’opposizione può essere solo che “elogiata” per il suo appello a votare a mezzogiorno.

Putin avverte la Nato e irride l’opposizione interna
In caso di un conflitto su vasta scala tra la Russia e la Nato, “il mondo sarà ad un passo dalla terza guerra mondiale”. Lo ha detto ai giornalisti il presidente russo, Vladimir Putin. “Penso che tutto sia possibile nel mondo moderno, ma ho già detto, ed è chiaro a tutti, che porterà a un passo da una terza guerra mondiale. Penso che quasi nessuno sia interessato a questo”, ha spiegato Putin.
“Il signor Navalny è morto, è un evento triste”
Pronunciando il nome di Alexei Navalny in pubblico per la prima volta dopo anni durante una conferenza stampa trasmessa in tv, Putin ha detto: “Per quanto riguarda il signor Navalny. Sì, è morto. Questo è un evento triste”, quindi ha aggiunto: “Qualche giorno prima che il signor Navalny morisse, alcuni colleghi mi hanno detto… che c’era l’idea di scambiare il signor Navalny con alcune persone che sono in prigione nei paesi occidentali… Ho detto ‘sono d’accordo'”.
“Le elezioni in Russia non sono state né libere né regolari ed hanno riguardato anche territori ucraini occupati illegalmente. Continuiamo a lavorare per una pace giusta che porti la Russia a terminare la guerra di aggressione all’Ucraina nel rispetto del diritto internazionale”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.